Bper: l’adunata grande occasione per l’economia locale

14 Maggio 2015

L’AQUILA. Condivisione e amicizia: è con questo spirito che gli alpini si apprestano a partecipare all’88ª Adunata Nazionale di cui Bper Banca è sponsor. «L’Adunata», scrive Bper, «è senza dubbio l’...

L’AQUILA. Condivisione e amicizia: è con questo spirito che gli alpini si apprestano a partecipare all’88ª Adunata Nazionale di cui Bper Banca è sponsor.

«L’Adunata», scrive Bper, «è senza dubbio l’evento annuale più significativo della vita dell’Associazione Nazionale Alpini: oltre a essere una grande festa, è l’occasione per ritrovarsi e rinsaldare amicizie, sempre nel rispetto dei valori e della tradizione degli alpini. Ma l’evento ha una valenza molto rilevante anche dal punto di vista economico, considerando le risorse messe a disposizione da sponsor, istituzioni, operatori commerciali e dalla stessa Associazione. «Sono queste», osserva Guido Serafini, responsabile della Direzione territoriale adriatica di Bper Banca, «le motivazioni della scelta convinta con cui il nostro Istituto, da sempre solidamente legato ai territori serviti, ha scelto di sostenere la manifestazione sia con un’importante sponsorizzazione, sia con un’intensa attività bancaria specifica, che si è concretizzata, tra l’altro, nell’emissione di una carta corrente personalizzata con il logo dell’Associazione nazionale alpini. Crediamo che siano queste le modalità giuste per essere a fianco della comunità aquilana e abruzzese, accompagnandola nel percorso verso la ripresa economica, di cui s’intravvedono i primi spiragli». Per l’Adunata 2015 si prevede un afflusso imponente stimato in 250mila partecipanti non residenti, considerando gli alpini e i loro accompagnatori. La manifestazione, dunque, produrrà effetti economici positivi non solo sulla città capoluogo, ma su tutto il territorio abruzzese, con una ricaduta diretta nella provincia aquilana che gli organizzatori stimano in 40 milioni e con un indotto di circa 30 milioni su regione e resto d’Italia. Va sottolineato, infine, che per molte penne nere questo sarà un ritorno in Abruzzo: nei mesi successivi al sisma migliaia di loro prestarono soccorso come volontari al seguito della Protezione civile».