Braccio di ferro sui Pronto soccorsi Il Pdl: «Il Piano sanitario va rivisto»

30 Ottobre 2009
AVEZZANO. Scoppia la guerra dei Pronto soccorsi negli ospedali della Marsica dopo l’annuncio della chiusura pomeridiana di quelli di Tagliacozzo e Pescina.
Un appello arriva dai sindacati, i quali hanno chiesto quantomeno il potenziamento della struttura di Avezzano. Il taglio del servizio nei due ospedali periferici dovrebbe scattare da lunedì, ma i vertici del Pdl assicurano: «Nessuna chiusura, è un falso allarme perché il piano sanitario va rivisto». Dopo l’esposto alla Procura presentato dal Comitato pro-ospedale di Tagliacozzo, con cui si denuncia l’interruzione pomeridiana del servizio, sono scoppiate le polemiche.

Dalla Cgil sanità sostengono che in caso di chiusura di strutture negli ospedali periferici deve necessariamente essere previsto un potenziamento del pronto soccorso di Avezzano, già affollatissimo. «Se vengono eseguiti tagli a Tagliacozzo e Pescina», spiega il segretario aziendale della Cgil Antonio Ginnetti «allora bisogna potenziare l’ospedale centrale, altrimenti si creerà un blackout di servizi insostenibile». I sindacati chiedono l’istituzione di un tavolo politico per analizzare la situazione del territorio provinciale. «Dopo il 6 aprile lo scenario della sanità abruzzese e provinciale è cambiato», continua Ginnetti «e l’ospedale di Avezzano è divenuto il punto di riferimento nell’entroterra della Regione. Non è più possibile parlare di riorganizzazione della sanità se non alla luce di un assetto che fa capo a un’unica azienda sanitaria».

Ma a difendere il Pronto soccorso di Tagliacozzo sono il consigliere regionale Walter Di Bastiano (Pdl) e il coordinatore provinciale del Popolo della Libertà Massimo Verrecchia, dopo un incontro con l’assessore regionale alla Sanità Lanfranco Venturoni e il commissario della Asl Giancarlo Silveri. «Non c’è alcun pericolo di chiusura del pronto soccorso di Tagliacozzo», spiegano, «e chi sostiene il contrario rischia solo di ingenerare facili allarmismi alimentando confusione. I piani industriali», continuano dal Pdl «sono tutti da rivedere e quindi non saranno efficaci in quanto dovranno essere rielaborati nell’ottica di una Asl unica». «Il Piano sanitario», ha affermato però il responsabile dal comitato civico di Tagliacozzo Rita Tabacco «è ormai un piano di lavoro in corso di applicazione».

«Il piano sta andando avanti», ha confermato Ginnetti «per questo è necessario aprire una discussione e mettere al centro la salute dei cittadini. Purtroppo il commissario Silveri, insediatosi il primo ottobre, non ci ha ancora convocati».