Cantieri infiniti sulla statale 17 «Odissea per i tanti pendolari»

21 Novembre 2024

Per percorrere il tragitto che da Sulmona va a Castel di Sangro si è passati da 35 minuti a un’ora Proteste e disagi per le attese estenuanti ai semafori mobili. E Caruso si rivolge alla prefettura

SULMONA. I trentacinque minuti di macchina si sono trasformati in una traversata lunga un’ora di tragitto. È il calvario quotidiano che dallo scorso agosto stanno subendo gli automobilisti che ogni giorno percorrono la statale 17, da Sulmona a Castel di Sangro e viceversa. Cinque i cantieri mobili che ad oggi si possono contare, con attese semaforiche lunghe anche una decina di minuti. Un’odissea, specie per i pendolari che si muovono ogni giorno dai rispettivi comprensori per raggiungere il posto di lavoro, come conferma Simona La Gatta, docente di un istituto superiore. «Sono diverse le interruzioni che ci costringono a partire prima per arrivare in tempo. Nella stagione invernale la situazione si complica», afferma la prof. Rincara la dosa Gaetana Di Ianni, avvocato di Castel di Sangro, secondo la quale «il viaggio sta diventando oramai una corsa ad ostacoli».
Il primo rallentamento arriva, venendo dal comprensorio peligno, all’altezza del chilometro 117, causa verniciatura straordinaria nelle gallerie in località “Colle delle Picce”, “San Giovinale” e “Cinquemiglia”. Mezzo chilometro di cantiere, in tratti saltuari, si trova tra il chilometro 126 e il 134, con un incremento del tempo di percorrenza di 3 minuti. Lì è in corso da mesi l’installazione dei guardrail, tra Rocca Pia e l’Aremogna. Si dovrà attendere il 20 dicembre per la chiusura del cantiere installato tra il km 138 e il 147, ossia tra Roccaraso e Castel di Sangro. In fase di chiusura il cantiere installato all’altezza di Roccacinquemiglia. Tempi incerti, invece, per i lavori lungo il ponte che sovrasta il fiume Sangro con lo stop che era previsto lo scorso 25 ottobre ma operai e mezzi sono ancora al lavoro. «Ho sollevato il caso davanti al prefetto perché ritengo che sia un problema da affrontare, soprattutto nella stagione invernale e con un turismo che rischia di scontrarsi con i lunghi tempi di percorrenza», ricorda il presidente della provincia Angelo Caruso.
«I lavori servono e vanno eseguiti perché necessari per la sicurezza stradale», conclude Pasquale Berarducci, sindaco di Rocca Pia, secondo il quale «si potrebbero, però, programmare meglio i tempi dei semafori mobili posti alla gestione del traffico a senso unico alternato, in modo da creare un’attesa più ragionevole».
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