Case popolari al palo i fondi ci sono, i lavori no

11 Dicembre 2016

Martedì prevista una nuova manifestazione degli inquilini davanti alla Regione Rapagnà: sono in totale abbandono più di mille abitazioni “pubbliche”

L’AQUILA. Il Mia Casa d’Abruzzo martedì, dalle 10 alle 14, alla Villa comunale, di fronte a Palazzo dell’Emiciclo, terrà un “presidio pubblico” con una delegazione di inquilini Ater e delle case comunali ancora sfollati, per “sollecitare” interventi urgenti nei confronti del Provveditorato alle Opere Pubbliche, dell’Ater e del Comune dell’Aquila, per la ricostruzione pesante, per l’indizione delle gare, l’apertura dei cantieri e l’avvio effettivo dei lavori di riparazione, ricostruzione e messa in sicurezza sismica, trascorsi ormai sette anni e otto mesi dal terremoto del 6 aprile 2009». «In tale circostanza, il Mia Casa», scrive Pio Rapagnà «chiederà al presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, ai capigruppo e al presidente della giunta regionale e vicecommissario alla ricostruzione Luciano D’Alfonso di incontrare una delegazione di inquilini prima dell’inizio o nel corso dei lavori del consiglio regionale convocato nella medesima giornata di martedì, per dare agli stessi informazioni in merito all’iter delle iniziative assunte e ai risultati delle medesime, anche a seguito della positiva audizione tenutasi martedì 29 novembre con il presidente del consiglio regionale e la conferenza dei capigruppo. Il presidio davanti alla massima istituzione della Regione vuole essere un appello affinché venga superata nel più breve tempo possibile l’attuale scandaloso stato di “non ricostruzione” e di totale abbandono in cui versano più di mille abitazioni “pubbliche” di proprietà dell’Ater e del Comune dell’Aquila, classificate E – inagibili – i cui lavori di riparazione e ricostruzione “pesante”, pur in presenza di risorse finanziarie immediatamente disponibili e utilizzabili, non sono stati ancora avviati da parte dei rispettivi “soggetti attuatori”. Il Mia Casa, in questi giorni di crisi del governo, ha invitato gli inquilini e gli assegnatari a recarsi “personalmente” negli uffici dell’Ater del Provveditorato alle opere pubbliche e del Comune dell’Aquila, per “chiedere” informazioni sull’iter delle gare di appalto, sui tempi di apertura dei cantieri e inizio effettivo dei lavori di ricostruzione delle proprie abitazioni, poiché bisogna vigilare per “scongiurare” che a qualcuno, a Roma o all’Aquila, possa venire in mente, come è già successo una volta, di “spostare” verso altri capitoli di spesa e verso la ricostruzione privata, i soldi “non ancora spesi” per la ricostruzione dell’edilizia residenziale pubblica».