Castel di Sangro, ospedale da salvare
CASTEL DI SANGRO. Il riconoscimento dell'ospedale come unico presidio sanitario regionale di montagna è quanto chiede il Comune di Castel di Sangro alla Regione. Per evitare l’arretramento di livello,...
CASTEL DI SANGRO. Il riconoscimento dell'ospedale come unico presidio sanitario regionale di montagna è quanto chiede il Comune di Castel di Sangro alla Regione. Per evitare l’arretramento di livello, se non la totale chiusura, della struttura sanitaria più importante della città il Consiglio comunale all'unanimità ha approvato un documento che chiede al presidente Luciano D’Alfonso la riconversione dell'ospedale in presidio di montagna inteso come servizio sanitario di rilevante interesse per la collettività, in grado di garantire livelli essenziali di prestazioni sanitarie ai residenti nell’area montana. E’emerso che il presidio sanitario potrà essere salvato solo ricorrendo alla deroga per le zone svantaggiate dal momento che i numeri dell’ospedale non combaciano con quelli previsti dal decreto del Ministro della salute. «Perciò la Regione», commenta il sindaco Angelo Caruso, «nel piano di riassetto sanitario non potrà prescindere dal presupposto che sono considerati ospedali di montagna quelle strutture distanti almeno venti chilometri da altri complessi ospedalieri, ubicate in aree che presentano diverse criticità, difficoltà di collegamento viario, disagi e squilibri nella struttura demografica dovuti alla particolare incidenza del tasso percentuale di popolazione anziana». Dopo il decreto ministeriale, l’ospedale ha una sola chance per rimanere operativo: il riconoscimento di unico presidio sanitario del territorio regionale di montagna.
Massimiliano Lavillotti
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