Cialente: il Comune è paralizzato Monti ci dia subito 30 milioni

Il primo cittadino va all’attacco : se non lo farà sarà peggio dell’esecutivo di Berlusconi Senza i fondi il bilancio non può essere approvato e si rischia il commissariamento

L’AQUILA. Cialente ci riprova. All'inizio dell'anno nel corso di una conferenza stampa, quando sembrava che il governo avesse completamente abbandonato L'Aquila, il sindaco la sparò grossa e disse: Monti è peggio di Berlusconi . All'epoca quella frase sembrò quasi una diffamazione nei confronti dell'uomo che aveva appena varato il decreto Salva Italia. Ma quella "accusa" ottenne i suoi effetti tanto che la sera stessa _ dopo che le parole di Cialente erano rimbalzate sulle agenzie di stampa _ Monti in persona telefonò al primo cittadino annunciandogli che avrebbe mandato il ministro Fabrizio Barca a occuparsi dei terremotati e dei loro problemi. Una vittoria per Cialente che, memore di quell'episodio, ieri ha di nuovo puntato alto e ha ripetuto la frase negli stessi identici termini. Stavolta la questione non è quella di cacciare il commissario Chiodi ma riguarda il bilancio comunale che ha bisogno subito di 30 milioni di euro per poter essere approvato. Oggi l'amministrazione sta andando avanti per "dodicesimi" il che significa che l'attività è praticamente bloccata e opere pubbliche, anche importanti, non possono essere avviate. Il sindaco ha fatto l'esempio del palazzetto dello sport finanziato dal Giappone: il Comune non può iscrivere a bilancio quei soldi e quindi non solo non può spenderli ma ora rischia di perderli per sempre. Sull'arrivo di quei 30 milioni (e altri 5 per i Comuni minori) resta solo una speranza: che martedì il governo in fase di approvazione del decreto Passera presenti un suo sub-emendamento all'emendamento sulla ricostruzione dell'Aquila mettendoci dentro soldi che sono ossigeno per il Comune. Altrimenti, in mancanza di approvazione del bilancio, il Comune sarà commissariato. Della serie: dalla padella alla brace. Cialente nell'attaccare il governo è apparso molto nervoso anche perché due giorni fa pare abbia avuto uno scontro molto duro con uno dei dirigenti del ministero dell'Economia. Le dichiarazioni del sindaco sono arrivate nel corso di una conferenza stampa in cui i deputati Giovanni Lolli (Pd) e Marcello De Angelis (Pdl) hanno spiegato quello che sono riusciti a fare, dopo la maratona in commissione alla Camera, per modificare l'emendamento alla legge Passera che è appunto la norma che disciplina le modalità della ricostruzione. Sia Lolli che De Angelis (che arrivano da esperienze politiche agli antipodi ma che ieri sembravano due amici al bar) hanno chiarito che quello che è accaduto in questi giorni è solo l'inizio di un percorso lunghissimo e accidentato. La legge in buona sostanza deve essere perfezionata, per stessa ammissione del governo . Con decreti vanno recuperate le norme che disciplinano l'accesso delle imprese agli appalti (che in un primo momento era stato legato al fatturato degli ultimi 5 anni, nel senso che le ditte non potrebbero fare lavori di importo superiore ai loro fatturati recenti) e tutta la materia legata all'approvazione delle pratiche attraverso i cosiddetti parametri (cosa che dovrebbe accelerare le procedure evitando che il progetto sia passato ai raggi X anche su dettagli non decisivi). Importante sarà anche la cosiddetta ordinanza di chiusura della lunga stagione commissariale (tre anni e mezzo), che dovrebbe arrivare il 15 settembre, e con la quale si punta a risolvere una serie di questioni fiscali che stanno provocando l'invio da parte di Equitalia di migliaia di cartelle. Infine altra battaglia sarà nell'ambito della legge di stabilità (la vecchia finanziaria) nella quale andranno ricercati ulteriori fondi per la ricostruzione. È intervenuto anche l'assessore provinciale e consigliere comunale Guido Quintino Liris il quale ha affermato che anche la Provincia ha bisogno di 8 milioni per assicurare i servizi essenziali. L'assessore comunale Stefania Pezzopane ha invece insistito sulla necessità di trovare fondi per il sociale

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