L’AQUILA. È pronto a tornare a casa – e lo farà nei prossimi giorni – il giovane di 28 anni di Tivoli, Simone Toni, che il 27 agosto scorso è stato preso in pieno da un fulmine durante un’escursione sul Gran Sasso. I medici dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila già ieri hanno trasferito il ragazzo – che si era risvegliato dal coma due settimane fa – dal reparto di Rianimazione a quello di Degenza breve, dove resterà per alcuni giorni per continuare terapie e medicazioni per le ustioni in varie parti del corpo – soprattutto collo, petto e volto – riportate a causa della scarica elettrica che lo ha colpito. Al termine della permanenza nella Degenza Breve, il giovane paziente, che è in buone condizioni, verrà dimesso e tornerà a casa dove seguirà un articolato percorso di riabilitazione.
Ne ha dato notizia ieri la stessa Asl 1, dopo che il primario di Anestesia e Rianimazione Franco Marinangeli e il responsabile della Terapia intensiva Antonello Ciccone hanno sciolto la prognosi.
La buona notizia vale come profondo sospiro di sollievo per tutti. A partire, ovviamente, dai suoi familiari e dai due amici – Cristian Damiani di 24 anni e Manuel Annese di 28, entrambi di Roma – che erano con lui quando il fulmine lo ha colpito e che, anch’essi sbalzati in aria dalla forza della scarica, per primi gli hanno prestato soccorso dopo aver riacquistato piena coscienza.
I tre ragazzi stavano riscendendo rapidamente dalla Sella di Monte Aquila a causa del repentino peggioramento delle condizioni meteo, e si trovavano all’altezza dell’osservatorio astronomico di Campo Imperatore, a poche decine di metri dal piazzale in cui era parcheggiata la loro automobile, quando sono stati raggiunti dal lampo.
Dopo quei tragici istanti, immediata è stata l’assistenza dei carabinieri forestali in pattugliamento e del soccorso alpino, che hanno avviato le prime manovre salvavita. Poi l’arrivo dell’elicottero del 118 con il personale sanitario, che ha preso in carico il ragazzo in condizioni gravissime e lo ha trasportato d’urgenza all’ospedale San Salvatore. (l.t.)
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