La squadra mobile dell'Aquila

L'AQUILA

Coppia nasconde la droga in casa, scattano gli arresti

La polizia prima trova la cocaina addosso alla donna, poi perquisisce la casa dove l'uomo stava scontando i domiciliari e scopre altri stupefacenti

Cocaina già confezionata per lo spaccio, ma anche marijuana, hashish, un bilancino di precisione e tutto ciò che serve per confezionare le dosi sono stati trovati nell'appartamento di una coppia all'Aquila. L'uomo, 54 anni, e la sua compagna, 40 anni, sono stati sorpresi dagli agenti della squadra mobile della polizia dell'Aquila e sono stati quindi tratti in arresto per la detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
In particolare gli investigatori, grazie a servizi di appostamento mirati, hanno prima controllato la donna, A. R., queste le sue iniziali, che è stata trovata in possesso di circa 7 grammi di cocaina, già confezionata per lo spaccio. Subito dopo è stata perquisita l’abitazione, dove viveva con il compagno M.S., e sono state così scoperte e sequestrate altre sostanze stupefacenti. Si tratta di 50 grammi di marijuana, 35 grammi di hashish e 1,5 grammi di cocaina, oltre a un bilancino di precisione e materiale utile per confezionare le dosi. 
I due, entrambi cittadini italiani, su disposizione del pubblico ministero Guido Cocco, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Successivamente il gip del tribunale dell'Aquila, nel convalidare i due arresti, ha disposto l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune dell'Aquila e della presentazione giornaliera in questura per A.R., anche in considerazione dell’assenza di precedenti penali, mentre ad M.S. È stata applicata la misura della custodia in carcere, anche perché l’uomo aveva commesso i fatti mentre già si trovava in regime di arresti domiciliari. L'uomo sconterà la pena nel carcere romano di Regina Coeli.
Parole di soddisfazione e apprezzamento “per il costante e proficuo impegno della Polizia di Stato nell’attività volta alla repressione dello spaccio di stupefacenti” sono state espresse dal questore dell'Aquila Gennaro Capoluongo.