Crolli, elenco senza fine
Alle inagibilità e chiusure si aggiungono sgomberi di interi centri delle zone interne. Colpiti 120 paesi. E la lista è ancora provvisoria. Si susseguono le verifiche tecniche Evacuata Campotosto
PESCARA. Andare incontro all’Aquila è andare incontro alla devastazione e ai lutti. I centri intorno al cuore dell’Abruzzo sono scatole accartocciate e vuote. Circondate da tendopoli e tendopoli di sfollati, gente che non ha più casa, gente che la sua la vede ancora in piedi ma chissà per quanto non potrà rientrarci, gente che ha perso gli affetti più cari, gente che ha paura che una scossa ancora faccia crollare quel che resta. L’elenco di paesi e città colpiti, con danni ed edifici privati, pubblici, d’arte e di culto inagibili si allunga sempre più. 120 finora. Ma sembra ancora solo l’inizio.
Allora è necessario avvertire che nel delineare la mappa dei centri che hanno subito danni si procede attenendosi alle verifiche finora fatte dalle commissioni tecniche e alle ordinanze di sgombero e inagibilità dei sindaci, dunque la lista viene continuamente aggiornata, operazione più “semplice” nei paesi più distanti, più complessa nell’Aquilano. E qui la paura avvolge Campotosto: l’intero paese è evacuato, i 700 abitanti sono nella tendopoli del campo sportivo; danni seri alla chiesa della Madonna di Brognaleto, municipio inagibile come molte abitazioni. Crolli ovunque a Capitignano, anch’esso sgomberato. Villa Sant’Angelo, ha avuto il 97% del centro storico distrutto ed è vuota: i suoi 450 abitandi, molti segnati da lutti, vivono in tenda. Onna è un cumulo di macerie, lutti e coraggio. Situazione drammatica a Montereale: evacuati i 3000 abitanti. A Scoppito: sfollati i 3200 residenti nelle 17 frazioni, centri storici transennati, chiuse diverse strade. A Tione Degli Abruzzi evacuati i 3 centri storici (Tione, Santa Maria del Monte e Goriano Valli) difficili le verifiche nelle strutture perché le strade sono ostruite. La Colleggiata ha retto, le altre chiese hanno subito seri danni, la torre ha perso lo sperone, inagibile il municipio. Evacuazione anche per Pizzoli: 60 le case inagibili. Sgomberato il centro storico di Fossa: è inagibile, crollati un palazzo e qualche casa, problemi per i massi caduti dal monte Circolo. A terra il centro storico di Poggio Picenze, inagibile l’80% delle abitazioni. Stessa percentuale per il patrimonio abitativo di Lucoli, i 1065 residenti sono sfollati.
Verifiche a Tornimparte su scuole, esercizi pubblici, negozi e case (molte quelle già dichiarate inagibili). A rischio il campanile della chiesetta della Madonna della Strada, alla chiesa di Chielacosta è crollato il tetto. Ad Acciano evacuati i centri storici delle 5 frazioni, sia per il numero di fabbricati nuovi danneggiati sia per il crollo di quelli vecchi, con le macerie che precludono l’accesso, il municipio è inagibile, crollata la chiesa di Succiano, a quella di Rocca Preturo si è aperta la facciata, il campanile di San Lorenzo si è piegato, danni alle chiese di Beffi e Acciano. A Ovindoli il 25% delle case è inagibile, ma sono in corso altre verifiche su seconde case. Parzialmente agibile il Comune, chiuse invece la scuola materna e elementare e le chiese di San Sebastiano e di Santa Maria di Collemarciano, a Santa Iona; lesioni gravissime alla cappella del cimitero. 50 gli sfollati.
A Rocca di Mezzo due terzi degli abitanti ha la casa lesionata: 1000 sfollati su 1500 residenti. A Rocca di Cambio il 90% del patrimonio immobiliare è inagibile, il 100% di quello culturale: 2 chiese dell’anno 1000, la collegiata di San Pietro e l’Abbazia di Santa Lucia. Tutta la popolazione, 216 persone, dorme in tenda. A Ocre chiusi i 5 centri abitati, 110 abitanti sfollati. Verifiche di stabilità su tutte le case. Barisciano: chiuso il centro storico con 10 case crollate, inagibili la caserma dei carabinieri, il municipio, la parrocchia. 300 gli sfollati; crolli a San Martino, Villa di Mezzo e Lapedogna. Quartiere Tricaglio inagibile. A Capestrano chiusi chiesa, negozi e palazzi che affacciano su piazza del Mercato, il Comune con Centro per l’impiego e appartamenti ai piani superiori, le Poste. Una decina le famiglie sfollate. Chiusa a Pratola Peligna la chiesa della Madonna della Libera. A Vittorito 235 case lesionate, 20 ordinanze di sgombero, 50 sfollati, inagibili la scuola e due chiese.
A Navelli evacuata la frazione Civitaretenga, 180 gli sfollati, crolli alla Torre civica medievale, in parte del ghetto ebraico, in 15 case (tutte seconde residenze), al campanile della parrocchia; inagibili tre chiese. Nel capoluogo tutto il centro storico evacuato, crolli in 200 abitazioni, Comune inagibile come le chiese di San Sebastiano, Santa Maria in Cerulis, Santa Maria del Pantano, Madonna delle Grazie di Navelli, danni a palazzo Santucci. A Pescina chiusi 4 chiese, scuole e tutti gli uffici pubblici, verifiche per case e ospedale. Inagibile il centro storico di Castel Del Monte: crollato il campanile, circa 400 sfollati. A Calascio sono 100 e il centro storico è chiuso. Il 40% degli edifici è inagibile a Carapelle Calvisio. Lesionate molte case del centro di Castelvecchio Calvisio. Lesioni e crepe in molte case e in tutti gli edifici di culto di Villa Santa Lucia, San Benedetto In Perillis, Caporciano, Sant’Eusanio Forconese e Arischia. A Santo Stefano di Sessanio è crollata la torre medicea, il paese è vuoto. A Corfinio chiuse le 3 chiese, ordinanze per demolire 3 abitazioni già lesionate, 7 le case sgomberate con altrettante famiglie sfollate, seri danni al borgo medievale, chiuso il ponte sulla statale 5 che va verso Popoli.
A Cocullo chiuse le chiese di San Domenico, quella del secolare rito dei serpari, e di Madonna delle Grazie. Sgombero per 10 abitazioni. A Bugnara chiusa la chiesa della Madonna della Neve, crollato un rudere in centro. Interrotta la strada tra Castel del Monte e Villa Santa Lucia. In corso verifiche anche nelle case di Cerchio, dove sono dichiarati inagibili Comune e chiesa. Ad Aielli lesioni profonde negli edifici storici in centro, problemi seri alla torre. L’Abbazia di San Clemente a Casauria ha subito crolli importanti.E sempre nel Comune di Castiglione a Casauria, crepe gravi nella parrocchia e al Castello De Petris Fraggianni. Lesioni significative sul patrimonio edilizio privato. Ad Alanno 20 i decreti di inagibilità per case, chiusa la chiesa dell’Oratorio delle Grazie. A Salle crepe nella chiesa del Beato Roberto.
Lesioni in diverse case. A Tocco da Casauria transennata ed evacuata la frazione di Marano. Chiuse le chiese di Sant’Eustachio, San Domenico, Madonna delle Grazie e Convento dell’Osservanza. Lesioni importanti al Castello duecentesco. Crepe profonde nella chiesa della Madonna della Rocca di Roccacaramanico di Sant’Eufemia a Maiella. Ordinanza di demolizione per due fabbricati e per altri due di inagibilità. Lesionato il campanile della chiesa di Ripacorbaria, a Manoppello. Allo Scalo è crollato un controsoffitto nella palestra. Nel centro storico sono stati sgomberati due edifici, uno del 1700 in piazza Garibaldi e un altro in un vicolo di corso Santarelli. Anche la chiesa di Santa Maria Ambrosiana a Pescosansonesco è danneggiata. A Popoli ordinanza di chiusura per Conad, Comune, scuola Paolini, Ipsia e scientifico, 5 chiese, Poste. 96 abitazioni e 10 edifici pubblici sgomberati.
Sospese 10 attività commerciali, crollato uno stabilimento industriale fuori produzione. Rottura della condotta forzata la centrale idroelettrica sul San Callisto. Danni all’acquedotto comunale. Dissesti sulla strada statale 17 e provinciale 72. A Bussi sul Tirino transennato il centro storico, inagibili 70 edifici: circa il 50% delle abitazioni. Chiusi la chiesa di San Biagio la biblioteca e palazzo Franceschelli. Anche il Castello ha riportato seri danni alle strutture. Crollati due edifici non abitati. Danni a 2 delle 8 Torri della zona Peep. Cedimenti alla scuola Di Stefano. Due famiglie sfollate a Corvara, chiuso il palazzo delle Poste. Danni rilevanti nella parte vecchia del cimitero di Pietranico, dove sono chiusi l’Oratorio di Santa Maria della Croce e la chiesa di San Rocco. A Torre de’ Passeri è crollata la cupola di Santa Maria delle Grazie. Inagibili 8 case, problemi di stabilità per palazzo Mazzara-Gizzi, municipio, Poste, banca. Lesioni a Palazzo De Pompeis. A Scafa la scuola media ha riportato gravi lesioni, dissesti all’edificio delle elementari, danni al cimitero.
Allora è necessario avvertire che nel delineare la mappa dei centri che hanno subito danni si procede attenendosi alle verifiche finora fatte dalle commissioni tecniche e alle ordinanze di sgombero e inagibilità dei sindaci, dunque la lista viene continuamente aggiornata, operazione più “semplice” nei paesi più distanti, più complessa nell’Aquilano. E qui la paura avvolge Campotosto: l’intero paese è evacuato, i 700 abitanti sono nella tendopoli del campo sportivo; danni seri alla chiesa della Madonna di Brognaleto, municipio inagibile come molte abitazioni. Crolli ovunque a Capitignano, anch’esso sgomberato. Villa Sant’Angelo, ha avuto il 97% del centro storico distrutto ed è vuota: i suoi 450 abitandi, molti segnati da lutti, vivono in tenda. Onna è un cumulo di macerie, lutti e coraggio. Situazione drammatica a Montereale: evacuati i 3000 abitanti. A Scoppito: sfollati i 3200 residenti nelle 17 frazioni, centri storici transennati, chiuse diverse strade. A Tione Degli Abruzzi evacuati i 3 centri storici (Tione, Santa Maria del Monte e Goriano Valli) difficili le verifiche nelle strutture perché le strade sono ostruite. La Colleggiata ha retto, le altre chiese hanno subito seri danni, la torre ha perso lo sperone, inagibile il municipio. Evacuazione anche per Pizzoli: 60 le case inagibili. Sgomberato il centro storico di Fossa: è inagibile, crollati un palazzo e qualche casa, problemi per i massi caduti dal monte Circolo. A terra il centro storico di Poggio Picenze, inagibile l’80% delle abitazioni. Stessa percentuale per il patrimonio abitativo di Lucoli, i 1065 residenti sono sfollati.
Verifiche a Tornimparte su scuole, esercizi pubblici, negozi e case (molte quelle già dichiarate inagibili). A rischio il campanile della chiesetta della Madonna della Strada, alla chiesa di Chielacosta è crollato il tetto. Ad Acciano evacuati i centri storici delle 5 frazioni, sia per il numero di fabbricati nuovi danneggiati sia per il crollo di quelli vecchi, con le macerie che precludono l’accesso, il municipio è inagibile, crollata la chiesa di Succiano, a quella di Rocca Preturo si è aperta la facciata, il campanile di San Lorenzo si è piegato, danni alle chiese di Beffi e Acciano. A Ovindoli il 25% delle case è inagibile, ma sono in corso altre verifiche su seconde case. Parzialmente agibile il Comune, chiuse invece la scuola materna e elementare e le chiese di San Sebastiano e di Santa Maria di Collemarciano, a Santa Iona; lesioni gravissime alla cappella del cimitero. 50 gli sfollati.
A Rocca di Mezzo due terzi degli abitanti ha la casa lesionata: 1000 sfollati su 1500 residenti. A Rocca di Cambio il 90% del patrimonio immobiliare è inagibile, il 100% di quello culturale: 2 chiese dell’anno 1000, la collegiata di San Pietro e l’Abbazia di Santa Lucia. Tutta la popolazione, 216 persone, dorme in tenda. A Ocre chiusi i 5 centri abitati, 110 abitanti sfollati. Verifiche di stabilità su tutte le case. Barisciano: chiuso il centro storico con 10 case crollate, inagibili la caserma dei carabinieri, il municipio, la parrocchia. 300 gli sfollati; crolli a San Martino, Villa di Mezzo e Lapedogna. Quartiere Tricaglio inagibile. A Capestrano chiusi chiesa, negozi e palazzi che affacciano su piazza del Mercato, il Comune con Centro per l’impiego e appartamenti ai piani superiori, le Poste. Una decina le famiglie sfollate. Chiusa a Pratola Peligna la chiesa della Madonna della Libera. A Vittorito 235 case lesionate, 20 ordinanze di sgombero, 50 sfollati, inagibili la scuola e due chiese.
A Navelli evacuata la frazione Civitaretenga, 180 gli sfollati, crolli alla Torre civica medievale, in parte del ghetto ebraico, in 15 case (tutte seconde residenze), al campanile della parrocchia; inagibili tre chiese. Nel capoluogo tutto il centro storico evacuato, crolli in 200 abitazioni, Comune inagibile come le chiese di San Sebastiano, Santa Maria in Cerulis, Santa Maria del Pantano, Madonna delle Grazie di Navelli, danni a palazzo Santucci. A Pescina chiusi 4 chiese, scuole e tutti gli uffici pubblici, verifiche per case e ospedale. Inagibile il centro storico di Castel Del Monte: crollato il campanile, circa 400 sfollati. A Calascio sono 100 e il centro storico è chiuso. Il 40% degli edifici è inagibile a Carapelle Calvisio. Lesionate molte case del centro di Castelvecchio Calvisio. Lesioni e crepe in molte case e in tutti gli edifici di culto di Villa Santa Lucia, San Benedetto In Perillis, Caporciano, Sant’Eusanio Forconese e Arischia. A Santo Stefano di Sessanio è crollata la torre medicea, il paese è vuoto. A Corfinio chiuse le 3 chiese, ordinanze per demolire 3 abitazioni già lesionate, 7 le case sgomberate con altrettante famiglie sfollate, seri danni al borgo medievale, chiuso il ponte sulla statale 5 che va verso Popoli.
A Cocullo chiuse le chiese di San Domenico, quella del secolare rito dei serpari, e di Madonna delle Grazie. Sgombero per 10 abitazioni. A Bugnara chiusa la chiesa della Madonna della Neve, crollato un rudere in centro. Interrotta la strada tra Castel del Monte e Villa Santa Lucia. In corso verifiche anche nelle case di Cerchio, dove sono dichiarati inagibili Comune e chiesa. Ad Aielli lesioni profonde negli edifici storici in centro, problemi seri alla torre. L’Abbazia di San Clemente a Casauria ha subito crolli importanti.E sempre nel Comune di Castiglione a Casauria, crepe gravi nella parrocchia e al Castello De Petris Fraggianni. Lesioni significative sul patrimonio edilizio privato. Ad Alanno 20 i decreti di inagibilità per case, chiusa la chiesa dell’Oratorio delle Grazie. A Salle crepe nella chiesa del Beato Roberto.
Lesioni in diverse case. A Tocco da Casauria transennata ed evacuata la frazione di Marano. Chiuse le chiese di Sant’Eustachio, San Domenico, Madonna delle Grazie e Convento dell’Osservanza. Lesioni importanti al Castello duecentesco. Crepe profonde nella chiesa della Madonna della Rocca di Roccacaramanico di Sant’Eufemia a Maiella. Ordinanza di demolizione per due fabbricati e per altri due di inagibilità. Lesionato il campanile della chiesa di Ripacorbaria, a Manoppello. Allo Scalo è crollato un controsoffitto nella palestra. Nel centro storico sono stati sgomberati due edifici, uno del 1700 in piazza Garibaldi e un altro in un vicolo di corso Santarelli. Anche la chiesa di Santa Maria Ambrosiana a Pescosansonesco è danneggiata. A Popoli ordinanza di chiusura per Conad, Comune, scuola Paolini, Ipsia e scientifico, 5 chiese, Poste. 96 abitazioni e 10 edifici pubblici sgomberati.
Sospese 10 attività commerciali, crollato uno stabilimento industriale fuori produzione. Rottura della condotta forzata la centrale idroelettrica sul San Callisto. Danni all’acquedotto comunale. Dissesti sulla strada statale 17 e provinciale 72. A Bussi sul Tirino transennato il centro storico, inagibili 70 edifici: circa il 50% delle abitazioni. Chiusi la chiesa di San Biagio la biblioteca e palazzo Franceschelli. Anche il Castello ha riportato seri danni alle strutture. Crollati due edifici non abitati. Danni a 2 delle 8 Torri della zona Peep. Cedimenti alla scuola Di Stefano. Due famiglie sfollate a Corvara, chiuso il palazzo delle Poste. Danni rilevanti nella parte vecchia del cimitero di Pietranico, dove sono chiusi l’Oratorio di Santa Maria della Croce e la chiesa di San Rocco. A Torre de’ Passeri è crollata la cupola di Santa Maria delle Grazie. Inagibili 8 case, problemi di stabilità per palazzo Mazzara-Gizzi, municipio, Poste, banca. Lesioni a Palazzo De Pompeis. A Scafa la scuola media ha riportato gravi lesioni, dissesti all’edificio delle elementari, danni al cimitero.