l’inchiesta
Crollo balconi indagini anche a Milano
L’AQUILA. Trasferta a Milano per gli investigatori che lavorano al caso dei balconi crollati al Progetto Case di Cese di Preturo. Sono state acquisite le relazioni tecniche, i progetti e le fatture...
L’AQUILA. Trasferta a Milano per gli investigatori che lavorano al caso dei balconi crollati al Progetto Case di Cese di Preturo.
Sono state acquisite le relazioni tecniche, i progetti e le fatture negli uffici di alcune ditte di Milano che, a vario titolo, hanno realizzato i manufatti provvisori finiti sotto la lente d’ingrandimento della Procura. Si ipotizza che le fatture non corrispondano alle caratteristiche delle forniture e anche questa documentazione sarà utile all’inchiesta del pubblico ministero Roberta D’Avolio. Nel mirino, a vario titolo, quaranta indagati tra imprenditori, tecnici e funzionari pubblici, che hanno avuto competenze e responsabilità nella realizzazione e progettazione. Le notifiche degli avvisi di garanzia potrebbero arrivare già a settembre. Decisiva la perizia consegnata dai consulenti della Procura all’inizio dello scoros agosto. Da essa emerge che il crollo di un balcone in legno nell'insediamento del Progetto Case di Cese di Preturo, nel settembre 2014, che ha poi portato al sequestro di altri 800 balconi in altri cinque siti, e allo sgombero di una palazzina, sarebbe stato causato da «difetti di costruzione e impiego di materiale scadente».