Dà fuoco al testimone di un processo

Tentato omicidio con la benzina: il 30enne voleva vendicare i suoi guai giudiziari. Il ferito si salva sfilandosi la giacca

AVEZZANO. Esce dal carcere e dà fuoco al testimone che lo aveva incastrato in un processo. L’aggressore è stato denunciato per tentato omicidio e lesioni personali, mentre il connazionale è rimasto ferito ma è salvo per miracolo. È riuscito a togliersi la giacca in fiamme prima di essere avvolto dal fuoco. Si trova in ospedale e non è in pericolo di vita.

Il desiderio di vendetta è stato portato a termine da Moussin Makrom, 30 anni, marocchino residente ad Avezzano, che era finito in carcere con l’accusa di aver aggredito e rapinato una prostituta. L’episodio era avvenuto questa estate, quando con un vero e proprio agguato notturno aveva preso di mira una giovane prostituta di colore. L’aveva pedinata nascondendosi nell’oscurità e aveva atteso il momento giusto per agire. Era riuscito a sorprenderla alle spalle nei pressi del vecchio e dismesso Hotel Italia, vicino alla stazione ferroviaria di Avezzano, aggredendola con l’intento di rubarle la borsa con l’incasso della nottata. La ragazza, una giovanissima nigeriana in Italia da qualche giorno, era riuscita a reagire, ma lui era fuggito. Secondo la ricostruzione, l’aveva prima strattonata violentemente per stordirla, poi si era scagliato contro di lei gettandola a terra e colpendola con ripetuti calci. Le urla della donna avevano richiamato l’attenzione di un passante, che aveva messo in fuga il rapinatore. Alla vista dei militari dell’Arma aveva tentato la fuga, sbarazzandosi della borsa sottratta alla donna, finendo poco dopo in un vicolo cieco. Durante il processo era stata determinante la testimonianza dell’altro marocchino, che lo aveva così incastrato.

In carcere, Makrom ha covato rancore e un forte desiderio di vendetta. Così una volta libero ha preparato il suo piano. L’altra sera si è presentato nell’abitazione del giovane testimone, in via Crispi, e lo ha sfregiato con un bicchiere di vetro rotto. L’aggredito è fuggito. In una traversa di via Roma il secondo agguato: lo ha cosparso di benzina contenuta in una bottiglia, dandogli fuoco. Lui si è tolto subito il giubbino per evitare che le fiamme avvolgessero il suo corpo, poi ha chiesto l’intervento dei soccorsi. Durante la colluttazione è rimasta danneggiata l’auto di un residente. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della caserma di Avezzano, guidati dal luogotenente Bruno Tarantini, che hanno avviato le indagini e denunciato l’aggressore. Il 30enne è difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta. Il ferito è assistito dal legale Mario Del Pretaro.

Pietro Guida

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