Dall'Europa 620 milioni
Ma Barroso non s'impegna sulla zona franca
L’AQUILA. Ha visto macerie, ha capito quanto dolore si nasconda dietro ogni pietra caduta, qual è la disperazione sotto le tende degli sfollati. Ha capito soprattutto che per risollevarsi serve anche l’aiuto dell’Europa. Così il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, in visita nei luoghi della catastrofe insieme al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, ha annunciato l’arrivo di contributi economici per la ricostruzione: 480 milioni di euro, che si aggiungeranno ai 140 che l’Abruzzo potrà utilizzare con il Fondo europeo di sviluppo regionale.
LA VISITA. È iniziata alle 16,15 tra le macerie di Onna. Il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso e il presidente del consiglio Silvio Berlusconi sono scesi dall’elicottero. Tappa iniziale in piazza Umberto I, prima di raggiungere la chiesa di San Pietro Apostolo sventrata dal sisma. «Andrebbe ricostruita da zero», ha detto il premier. Col furgone Ducato della Protezione civile realizzato dalla Sevel di Atessa, lo stesso utilizzato da Papa Benedetto XVI lo scorso 28 aprile, Barroso e Berlusconi hanno raggiunto la tendopoli di Paganica, accompagnati dal capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, dal rappresentante dell’Italia nella Ue Ferdinando Nelli Feroci, e dal presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. Un breve scambio di battute con gli sfollati e poi di nuovo sul furgone per raggiungere L’Aquila. La sosta c’è stata in piazza Duomo per una visita nella chiesa di Santa Maria del Suffragio (Anime Sante). Prima di raggiungere la Scuola della Finanza il piccolo corteo è passato davanti alle macerie della Casa dello studente.
«L’EUROPA VI AIUTERÀ». L’ha detto Barroso al termine del vertice di 40 minuti nel centro operativo di Coppito. Un incontro al quale hanno partecipato anche Berlusconi, Chiodi e il prefetto dell’Aquila, Franco Gabrielli. Prima della conferenza stampa, il locale dei giornalisti è stato ispezionato: era stata segnalata la presenza di cavi sospetti; niente di anomalo. «Quanto ho avuto modo di vedere qui all’Aquila mi ha sconvolto», ha esordito il presidente della Commissione Ue. «Esprimo vivo cordoglio alle famiglie delle vittime, ma il mio pensiero va anche alle migliaia di persone sfollate. L’Europa è presente e sta attivando tutti gli strumenti a propria disposizione, come il Fondo europeo di solidarietà, i fondi strutturali per garantire aiuti fiscali temporanei e fare in modo che L’Aquila e l’Abruzzo si risollevino. Innanzitutto la Commissione sta assistendo le autorità italiane, che potranno beneficiare del Fondo europeo di solidarietà».
10 MILIARDI DI DANNI. È la stima della catastrofe, resa nota da Barroso. «Se sarà confermata la stima di 10 miliardi di euro», ha aggiunto, «l’Italia riceverà 480 milioni dal Fondo di solidarietà per le catastrofi naturali. Anche i fondi strutturali daranno ingenti contributi alla ricostruzione dell’Abruzzo e della sua economia. La Commissione ha prorogato la scadenza dei pagamenti nell’ambito del periodo 2000-2006, liberando diversi milioni di euro».
LA VISITA. È iniziata alle 16,15 tra le macerie di Onna. Il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso e il presidente del consiglio Silvio Berlusconi sono scesi dall’elicottero. Tappa iniziale in piazza Umberto I, prima di raggiungere la chiesa di San Pietro Apostolo sventrata dal sisma. «Andrebbe ricostruita da zero», ha detto il premier. Col furgone Ducato della Protezione civile realizzato dalla Sevel di Atessa, lo stesso utilizzato da Papa Benedetto XVI lo scorso 28 aprile, Barroso e Berlusconi hanno raggiunto la tendopoli di Paganica, accompagnati dal capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, dal rappresentante dell’Italia nella Ue Ferdinando Nelli Feroci, e dal presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. Un breve scambio di battute con gli sfollati e poi di nuovo sul furgone per raggiungere L’Aquila. La sosta c’è stata in piazza Duomo per una visita nella chiesa di Santa Maria del Suffragio (Anime Sante). Prima di raggiungere la Scuola della Finanza il piccolo corteo è passato davanti alle macerie della Casa dello studente.
«L’EUROPA VI AIUTERÀ». L’ha detto Barroso al termine del vertice di 40 minuti nel centro operativo di Coppito. Un incontro al quale hanno partecipato anche Berlusconi, Chiodi e il prefetto dell’Aquila, Franco Gabrielli. Prima della conferenza stampa, il locale dei giornalisti è stato ispezionato: era stata segnalata la presenza di cavi sospetti; niente di anomalo. «Quanto ho avuto modo di vedere qui all’Aquila mi ha sconvolto», ha esordito il presidente della Commissione Ue. «Esprimo vivo cordoglio alle famiglie delle vittime, ma il mio pensiero va anche alle migliaia di persone sfollate. L’Europa è presente e sta attivando tutti gli strumenti a propria disposizione, come il Fondo europeo di solidarietà, i fondi strutturali per garantire aiuti fiscali temporanei e fare in modo che L’Aquila e l’Abruzzo si risollevino. Innanzitutto la Commissione sta assistendo le autorità italiane, che potranno beneficiare del Fondo europeo di solidarietà».
10 MILIARDI DI DANNI. È la stima della catastrofe, resa nota da Barroso. «Se sarà confermata la stima di 10 miliardi di euro», ha aggiunto, «l’Italia riceverà 480 milioni dal Fondo di solidarietà per le catastrofi naturali. Anche i fondi strutturali daranno ingenti contributi alla ricostruzione dell’Abruzzo e della sua economia. La Commissione ha prorogato la scadenza dei pagamenti nell’ambito del periodo 2000-2006, liberando diversi milioni di euro».