Funivia, la rabbia degli albergatori"Chiederemo i danni a chi ha sbagliato"
Sfumata la possibilità di riaprire la strada tra Fonte Cerreto e Campo Imperatore
L'AQUILA. Non solo danni materiali. All'indomani della mancata riapertura della funivia del Gran Sasso, causata da un guasto tecnico, sarebbe ingente anche il danno d'immagine all'intero comprensorio sciistico. Tanto che albergatori ed operatori commerciali hanno deciso di ricorrere alle vie legali verso chi ha sbagliato. Lo annuncia l'associazione «Gransasso360», che intende tutelare gli interessi dei propri associati, ma anche dei cittadini aquilani. Intanto in una nota del direttore degli impianti Marco Cordeschi, il Centro Turistico si scusa con gli utenti e auspica che il guasto possa essere riparato in tempi brevi, ribadendo comunque che l'intervento richiede almeno dieci giorni di lavoro. Sfumata la possibilità di riaprire, anche solo temporaneamente, la strada di collegamento fra Fonte Cerreto e Campo Imperatore. L'assessore provinciale alla viabilità Roberto Romanelli è categorico: «Si tratta di una richiesta impensabile e inammissibile, dal punto di vista della sicurezza».
ALBERGATORI. La nota con cui l'associazione «Gransasso360», presieduta dall'avvocato Gianluca Museo, annuncia la richiesta di danni è breve, ma molto chiara: «Considerato il procrastinarsi di una situazione al limite del paradossale riguardo alle note vicende della funivia del Gran Sasso d'Italia, si rende noto che gli operatori associati hanno intenzione di affidare subito ad un pool di legali e consulenti tecnici la tutela degli interessi propri e dei cittadini aquilani, contro i quali si stanno inopinatamente cagionando danni gravissimi. L'azione verrà pertanto promossa presso ciascuna delle sedi competenti, allo scopo di verificare puntualmente quanto accaduto finora e le relative responsabilità. Si fa notare che l'associazione ha da tempo abbandonato ogni sterile esercizio di polemica e a maggior ragione oggi che, dopo un anno di attività in cui l'associazione è stata lasciata sola, si corre ai ripari a danno fatto, quando si è verificato puntualmente quanto da noi temuto e annunciato per tempo».
CENTRO TURISTICO. Nella nota sul sito del Ctgs, firmata dall'ingegnere Marco Cordeschi, che è anche direttore dei lavori di ammodernamento, si conferma la natura del guasto e la volontà di procedere con la riparazione in loco: «Dopo una consultazione con i tecnici della ditta appaltatrice Agudio Spa, si è deciso di intervenire sul posto con un intervento di riparazione che potrà avvenire, previo smontaggio di parte del riduttore, all'interno della sala macchine della funivia. Ad oggi è possibile ipotizzare un tempo di intervento non inferiore a 10 giorni, salvo imprevisti».
Maggiori informazioni sulla tempistica di completamento dei lavori potranno essere diffuse il 3 gennaio.
Il danno riscontrato non avrebbe potuto, comunque, provocare alcun rischio per l'incolumità dei passeggeri, ma determina, per questioni di regolarità, l'impossibilità di svolgere pubblico trasporto. Infatti in queste condizioni e in assenza di alimentazione elettrica dalla rete Enel, sarebbe impossibile svolgere il servizio con l'azionamento di riserva. Pertanto la commissione di collaudo ha imposto una prescrizione secondo la quale il pubblico esercizio dell'impianto potrà riprendere soltanto dopo l'avvenuta riparazione del danno in questione».
Poi le scuse: «Il presidente, Vittorio Miconi il cda e la direzione della stazione si scusano con la gentile utenza per l'imprevisto guasto all'impianto ed auspicano che lo stesso possa essere riparato con rapidità dalla ditta appaltatrice».
PROVINCIA. «Finora abbiamo messo a rischio l'incolumità del nostro personale», dice l'assessore alla viabilità Roberto Romanelli, «per permettere lo svolgimento dei lavori alla funivia e offrire un servizio alla collettività. Ma l'idea di riaprire la strada tra Fonte Cerreto e Campo Imperatore, paventata dal Ctgs, è irrealizzabile. Per almeno tre motivi legati alla sicurezza: le attuali condizioni meteorologiche e la quantità di neve presente, con vere e proprie muraglie, l'elevato rischio di slavine e la possibilità di improvvise bufere, molto frequenti sul Gran Sasso. Si dovrebbero contare le persone che salgono alla mattina e quelle che scendono alla sera: impensabile».
CAMPO FELICE. La stazione di Campo Felice praticherà, fino al 9 gennaio, tariffe agevolate per i possessori dello ski pass stagionale del Ctgs e per gli ospiti degli alberghi di Fonte Cerreto nelle strutture dell'Altopiano delle Rocche.
ALBERGATORI. La nota con cui l'associazione «Gransasso360», presieduta dall'avvocato Gianluca Museo, annuncia la richiesta di danni è breve, ma molto chiara: «Considerato il procrastinarsi di una situazione al limite del paradossale riguardo alle note vicende della funivia del Gran Sasso d'Italia, si rende noto che gli operatori associati hanno intenzione di affidare subito ad un pool di legali e consulenti tecnici la tutela degli interessi propri e dei cittadini aquilani, contro i quali si stanno inopinatamente cagionando danni gravissimi. L'azione verrà pertanto promossa presso ciascuna delle sedi competenti, allo scopo di verificare puntualmente quanto accaduto finora e le relative responsabilità. Si fa notare che l'associazione ha da tempo abbandonato ogni sterile esercizio di polemica e a maggior ragione oggi che, dopo un anno di attività in cui l'associazione è stata lasciata sola, si corre ai ripari a danno fatto, quando si è verificato puntualmente quanto da noi temuto e annunciato per tempo».
CENTRO TURISTICO. Nella nota sul sito del Ctgs, firmata dall'ingegnere Marco Cordeschi, che è anche direttore dei lavori di ammodernamento, si conferma la natura del guasto e la volontà di procedere con la riparazione in loco: «Dopo una consultazione con i tecnici della ditta appaltatrice Agudio Spa, si è deciso di intervenire sul posto con un intervento di riparazione che potrà avvenire, previo smontaggio di parte del riduttore, all'interno della sala macchine della funivia. Ad oggi è possibile ipotizzare un tempo di intervento non inferiore a 10 giorni, salvo imprevisti».
Maggiori informazioni sulla tempistica di completamento dei lavori potranno essere diffuse il 3 gennaio.
Il danno riscontrato non avrebbe potuto, comunque, provocare alcun rischio per l'incolumità dei passeggeri, ma determina, per questioni di regolarità, l'impossibilità di svolgere pubblico trasporto. Infatti in queste condizioni e in assenza di alimentazione elettrica dalla rete Enel, sarebbe impossibile svolgere il servizio con l'azionamento di riserva. Pertanto la commissione di collaudo ha imposto una prescrizione secondo la quale il pubblico esercizio dell'impianto potrà riprendere soltanto dopo l'avvenuta riparazione del danno in questione».
Poi le scuse: «Il presidente, Vittorio Miconi il cda e la direzione della stazione si scusano con la gentile utenza per l'imprevisto guasto all'impianto ed auspicano che lo stesso possa essere riparato con rapidità dalla ditta appaltatrice».
PROVINCIA. «Finora abbiamo messo a rischio l'incolumità del nostro personale», dice l'assessore alla viabilità Roberto Romanelli, «per permettere lo svolgimento dei lavori alla funivia e offrire un servizio alla collettività. Ma l'idea di riaprire la strada tra Fonte Cerreto e Campo Imperatore, paventata dal Ctgs, è irrealizzabile. Per almeno tre motivi legati alla sicurezza: le attuali condizioni meteorologiche e la quantità di neve presente, con vere e proprie muraglie, l'elevato rischio di slavine e la possibilità di improvvise bufere, molto frequenti sul Gran Sasso. Si dovrebbero contare le persone che salgono alla mattina e quelle che scendono alla sera: impensabile».
CAMPO FELICE. La stazione di Campo Felice praticherà, fino al 9 gennaio, tariffe agevolate per i possessori dello ski pass stagionale del Ctgs e per gli ospiti degli alberghi di Fonte Cerreto nelle strutture dell'Altopiano delle Rocche.
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