Galleria a Campo Felice cade l’ultimo diaframma
Ieri un mezzo dell’Anas ha buttato giù la parte finale del tunnel che collegherà la Piana all’ Altipiano delle Rocche. L’apertura prevista a metà dicembre
ROCCA DI CAMBIO. Il pericolo che la galleria di Serralunga finisse nell’elenco delle opere incompiute d’Italia esisteva davvero. Invece, da ieri mattina, il tunnel di collegamento tra la Piana di Campo Felice e l’Altopiano delle Rocche, pensato e ideato a metà degli anni 60 dal cavalier Aldo Jacovitti (non senza polemiche) è a un passo dal diventare realtà: l’ultimo diaframma è stato abbattuto da una quindicina di operai-minatori della ditta bolzanese Oberosler, riemersi dalle viscere della montagna come lucciole luminose, tra gli applausi delle autorità civili e militari. E ieri c’erano davvero tanti rappresentanti istituzionali. Tra gli altri: l’ex sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, Gianni Letta, il sindaco di Rocca di Cambio, Gennarino Di Stefano, quello di Lucoli Walter Chiappini, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, il prefetto Giovanna Maria Rita Iurato, il vicepresidente del consiglio regionale, Nazario Pagano e l’amministratore unico di Anas spa, Pietro Ciucci.
Chissà se a dare un’accelerazione all’opera abbia contribuito anche «Striscia la Notizia», che nell’aprile scorso mandò in onda un servizio sulla «lenta» galleria di Serralunga. Comunque sia andata, «tra 5 mesi il tunnel sarà inaugurato», ha detto Ciucci, «e al taglio del nastro ci sarà anche il ministro Passera», ha anticipato. Con l’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria - avvenuto con un mezzo dell’Anas - sarà terminata la fase di avanzamento e si potrà proseguire con le successive fasi di lavoro. L’ultimazione dell’opera permetterà di dare continuità alla strada statale 696, collegando il versante della Piana di Campo Felice con quello di Rocca di Cambio.
«Arrivare fin qui è stata una sfida», ha aggiunto Ciucci, amministratore unico di Anas dal 2006. «Quando sono diventato amministratore unico di Anas, mi sono ritrovato sulla scrivania quest’opera tra le tante interrotte nel Paese. Nel gennaio del 2011 abbiamo rescisso il contratto con l’impresa che avrebbe dovuto realizzarla (la Safab spa)», ha raccontato, «e nel giro di 6 mesi eccoci qua: i problemi sono stati tanti e continui, questo ultimo tratto lo abbiamo scavato a capocciate e con le unghie». A dicembre la galleria diventerà percorribile «migliorando la viabilità del territorio, attirando movimento di turismo, agevolando le persone negli spostamenti da un’altipiano all’altro», soprattutto verso gli impianti sciistici. Un aspetto sottolineato anche dal presidente Del Corvo: «La nostra bellissima provincia ha sempre avuto grandi problemi di collegamento, ma lo sviluppo passa attraverso le infrastrutture», ha detto.
Un’opera che deve «unire». Così Letta ha definito la galleria di Serralunga e tutto il collegamento viario che abbatterà le distanze tra lo svincolo di Tornimparte della A24 e, attraverso la Piana di Campo Felice, il versante dell’Altipiano delle Rocche. «Un sogno che diventa realtà», ha commentato Letta. «Quella di oggi è una data storica grazie alla tenacia degli abruzzesi, che non si sono fatti fermare dagli ostacoli della natura e della politica», ha aggiunto. «Abbiamo dimostrato che anche nel cuore dell’Appennino si possono realizzare grandi opere».
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