LE OPERAZIONI
Gli incendi dell'Aquila fanno scuola, in azione anche la flotta dei droni con la termocamera / VIDEO
Volano su Arischia e Cansatessa e raccolgono le coordinate dei punti dei focolai per trasmetterle direttamente ai mezzi aerei che fanno lanci selettivi. Liberatore (Protezione civile): "Non dobbiamo far arrivare le fiamme a Pettino"
L'AQUILA. È in corso sui cieli aquilani la sperimentazione nazionale di un protocollo di georeferenziazione realizzato con i droni con termocamera del Comparto specializzato dei vigili del fuoco. Sugli incendi di Arischia e Cansatessa volano 12 droni che raccolgono le coordinate dei punti dei focolai e le trasmettono direttamente ai mezzi aerei per consentire loro di fare lanci selettivi sulle zone calde dell'incendio. Gli stessi dati sono trasmessi anche alle squadre a terra, coordinate dal DOS (Direttore Operazioni Spegnimento), per indirizzare gli interventi in modo preciso sui focolai attivi.
È in corso in queste ore anche la sperimentazione per la raccolta dei dati sul comportamento del vento. Il protocollo, in via di definizione, consentirà di tracciare un quadro complessivo e dettagliato della natura e movimento del fronte dell'incendio.
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Gli incendi dell'Aquila stanno facendo scuola in Italia per l'uso dei droni: nel capoluogo si trova la Scuola centrale di Formazione e Sperimentazione del Corpo (sede nel Comando regionale dell'Aquila), dove si addestrano i piloti dei droni, si testano nuove tecnologie e si creano procedure di soccorso. I nuclei di droni dei vigili del fuoco sono 9, in tutta Italia, e la flotta è composta da 80 aeromobili.
Intanto sono circa ottocento gli ettari di montagna andati in fumo tra Cansatessa e Pettino, frazioni dell'Aquila. Un fronte complessivo di circa 4 km di lunghezza, composto da focolai isolati che non consentono di fare un intervento omogeneo e una lotta attiva alle fiamme. La strategia è quella di isolare i singoli focolai con delle linee tagliafuoco, in orizzontale a valle e in verticale dalla sommità della montagna. «Non dobbiamo fare arrivare le fiamme nell'abitato di Pettino - ha detto Silvio Liberatore dirigente della Protezione civile della Regione Abruzzo - il fuoco è a 200 metri dalle case, ma impediremo con ogni mezzo che si avvicini all'abitato e guadagni terreno verso L'Aquila». A valle ci sono gli uomini della protezione civile comunale, regionale e volontari, che con mezzi meccanici stanno scavando le linee. In alto ci sono 50 uomini tra vigili del fuoco, protezione civile, volontari con le motoseghe e uomini dell'esercito con un'apripista. Presenti anche 10 moduli antincendio con le manichette. Intanto continua i lanci di acqua e liquido ritardante dei mezzi aerei. Canadair e elicotteri, che volano dalle prime luci della mattina, si approvvigionano tra il lago di Campotosto e il laghetto del Vetoio.