L'Aquila, precipita dal bagno dove si era rifugiata per sfuggire all'ennesima violenza in casa
Maltrattamenti dal convivente, l'ultimo episodio in ordine di tempo ha fatto partire le indagini che hanno portato all'arresto di un carrozziere romeno
L'AQUILA. Si è rifugiata nel bagno per sottrarsi alla violenza del convivente. E quando lui ha tentato di sfondare la porta, lei ha cercato di fuggire dalla finestra, ma ha perso la presa ed è precipitata da un’altezza di circa 7 metri, riportando gravi lesioni tanto da essere ricoverata in ospedale. Sembra la scena di un film triller ma è quanto ha vissuto una 44enne di nazionalità romena e residente da anni all'Aquila. L'ultimo episodio in ordine di tempo di una lunga serie fatta di offese, minacce, maltrattamenti, percosse e che ha oggi portato l'uomo in carcere.
La polizia ha infatti eseguito l'ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminati del Tribunale, Baldovino de Sensi, su richiesta del pm, Roberta D’Avolio, dopo gli accertamenti che hanno ricostruito un quadro fatto di terrore e violenza. In carcere è così finito un carrozziere di 46 anni, L.I.R., anche lui di origini romene e residente da anni all’Aquila, con cui la donna aveva una relazione relazione affettiva e, da gennaio, un rapporto di convivenza.
L’uomo, con problemi di dipendenza da sostanze alcoliche, è accusato di aver sottoposto la donna a continui maltrattamenti e minacce, imponendole un regime di vita vessatorio e oppressivo, generando in lei un clima di costante timore per la sua incolumità.