L’architetto Properzi: la legge risolve poco
L’AQUILA. «Una legge che cambia tutto e risolve poco». Lo afferma, in una nota, l’architetto Pierluigi Properzi, capogruppo di «Domani L’Aquila» e candidato sindaco sconfitto alle elezioni...
L’AQUILA. «Una legge che cambia tutto e risolve poco». Lo afferma, in una nota, l’architetto Pierluigi Properzi, capogruppo di «Domani L’Aquila» e candidato sindaco sconfitto alle elezioni amministrative. «Si sta faticosamente avviando a conclusione, purtroppo nel peggiore dei modi, il tentativo del ministro delegato di riavviare il processo di ricostruzione, bloccato sul centro storico dell’Aquila e ritardato per il resto del cratere sismico da una maldestra governance del commissario Gianni Chiodi e del sindaco Massimo Cialente, e praticamente ridotta a litigio quotidiano dall’ingombrante protagonismo del direttore della struttura tecnica di missione, il dimissionario Gaetano Fontana. Un testo di legge redatto prevalentemente da consulenti giuridici, economici e urbanistici, si dice questa volta non pagati da noi, denso di contraddizioni, e di ambiguità, prosegue Properzi, «discusso con alcuni cittadini nel tendone di piazza Duomo, pasticciato con qualche deputato volenteroso, emendato laboriosamente da un consiglio comunale convocato con urgenza ma non per questo minimamente ascoltato, e arrivato all’approvazione tra un generalizzato scontento».