La Corte d’appello scagiona i Marcantonio, immediato dissequestro e restituzione di circa 27 milioni di euro

Dalla Corte d'appello dell'Aquila giunge la parola fine su una complessa vicenda giudiziaria che ha coinvolto la famiglia Marcantonio. Nel 2023, a seguito di un'indagine, venne disposto un sequestro di beni per la famiglia di oltre 25 milioni di euro
L’AQUILA. Dalla Corte d'appello dell'Aquila giunge la parola fine su una complessa vicenda giudiziaria che ha coinvolto la famiglia Marcantonio, originaria di Mozzagrogna, ma da anni residente a Pescara. Nel 2023, a seguito di un'indagine condotta dalla polizia giudiziaria e dalla guardia di finanza, venne disposto un sequestro di beni per la famiglia di oltre 25 milioni di euro, sulla base di ben due ipotesi di reato: doloso frazionamento di un grande impianto fotovoltaico a Mozzagrogna e truffa ai danni dello stato per dei finanziamenti che, secondo l'accusa, sarebbero stati superiori di oltre 25 milioni, appunto, rispetto al dovuto.
Nella vicenda giudiziaria che ne è conseguita, il collegio difensivo composto dagli avvocati Marco Femminella, Vanni Di Bartolomeo, Giacomo Mannini e Alessandro Buccieri, sono riusciti a fornire tutti gli elementi che scagionavano la famiglia Marcantonio, passando per un primo grado e un riesame, fino alla sentenza di questa mattina del collegio dei giudici, presieduto da Aldo Manfredi, che ha disposto l'immediato dissequestro e la restituzione nelle disponibilità della famiglia Marcantonio per beni di un valore complessivo di circa 27 milioni di euro.