bergamotto in cerca dell’unità

La destra in frantumi Biondi andrà da solo

L’AQUILA. Il centrodestra non trova pace. Mentre a Roma si sta chiudendo la partita sul nome dell’editore televisivo Luca Bergamotto, all’Aquila le acque sono ancora agitate e non mancano voci fuori...

L’AQUILA. Il centrodestra non trova pace. Mentre a Roma si sta chiudendo la partita sul nome dell’editore televisivo Luca Bergamotto, all’Aquila le acque sono ancora agitate e non mancano voci fuori dal coro. A partire da Pierluigi Biondi, candidato per Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, che non arretra di un passo: lunedì, in una conferenza stampa, illustrerà le motivazioni che l’hanno portato a correre da solo.

Gli equilibri interni al centrodestra sono precari: se il gruppo dei salviniani sembra appoggiare appieno la proposta di Forza Italia, convergendo sulla candidatura di Bergamotto, Luigi D’Eramo, fino a qualche giorno fa candidato del partito alla poltrona di sindaco, rompe gli indugi e attacca gli alleati di Forza Italia.

«Ho sempre sostenuto», dice, «che se non fosse andata in porto l’ipotesi delle primarie, avremmo dovuto lavorare insieme alla costruzione di una coalizione forte e credibile, in termini di idee, programmi e nomi. Ma le cose sembrano andare in un’altra direzione. Martedì scorso a Roma c’è stata una riunione tra i rappresentanti di Noi con Salvini, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Lunedì il coordinamento comunale di Forza Italia aveva dato il via libera alla candidatura di Bergamotto. Nel frattempo, però, il centrodestra ha deciso di commissionare un sondaggio per testare il gradimento di alcuni possibili».

Una girandola attribuibile, sempre secondo D’Eramo, «all’incapacità della classe dirigente locale di Forza Italia, che sta bruciando nomi su nomi, tutti spendibili e qualificati».

Bergamotto, oltre al sostegno dei forzisti e dei salviniani, potrà contare sull’appoggio di Alternativa popolare, L’Aquila Futura, Movimento per la Sovranità, rappresentato da Valerio Di Pasquale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA