Rocca di Cambio

Marco Benso, sei mesi fa la scomparsa a Rocca di Cambio: «Istituzioni assenti, così siamo impotenti»

1 Febbraio 2025

Ancora avvolta nel mistero la sparizione dell’ex dirigente, in vacanza con la moglie a Rocca di Cambio nel luglio dello scorso anno. La nuora lamenta l’assenza delle istituzioni e chiede a tutti collaborazione per le ricerche

ROCCA DI CAMBIO. Nihil sub sole novum: sono passati sei mesi da quando Marco Benso, 88 anni, è scomparso dalla sua seconda abitazione, nel quartiere residenziale “I Cerri”, a Rocca di Cambio, dove trascorreva le vacanze assieme alla moglie. Da quel giorno, nonostante le ricerche e le energie profuse, non è stato possibile svelarne il mistero dietro la scomparsa, che come spesso accade in questi casi diventa nel tempo una matassa di dubbi, sospetti, ansie e speranze che soltanto un ritrovamento potrà dipanare.

Erano le 7:45 circa del 29 luglio dello scorso anno e l’ex dirigente romano, maglietta e pantaloncini rossi, al secondo giorno di vacanza, era appena uscito a piedi per andare al bar del paese, dove ha poi consumato un caffè. Non avendo con sé il portafogli, Benso aveva detto al barista, con cui aveva confidenza, che sarebbe tornato a casa a prendere i soldi, e sono state proprio le telecamere adiacenti al bar ad aver ripreso per l’ultima volta l’uomo, sulla strada di circa 2km che dal paese porta ai Cerri, intento a camminare verso quella casa in cui non ha mai fatto ritorno. Una strada attraversata dal verde, che costeggia il cimitero e una zona boschiva, setacciata da cima a fondo alla ricerca di Benso o di tracce che a lui avessero potuto ricondurre.

«Sono sei mesi che navighiamo in acque nere. C’è un vuoto normativo, istituzionale e politico enorme che ritengo non riguardi soltanto noi. Siamo impotenti, non ci sono interlocutori e procedure standard da seguire; solo, per fortuna, alcune associazioni di volontariato che ti danno qualche dritta su cosa fare. Ma in sei mesi abbiamo visto cambiare 3 volte il commissario straordinario di Governo per le persone scomparse, non è una cosa normale», racconta Aurora, la nuora dell’uomo. Ai familiari resta dunque da sperare negli sviluppi futuri: nella fredda stagione dei palchi di cervo, quando i cacciatori cercano tra i boschi e le radure, potrebbe arrivare la chiave di volta dell’indagine.