«Mobili danneggiati dal sisma i controlli sono doverosi»
L’AQUILA. La richiesta di riapertura dei termini per le integrazioni delle richieste di danni ai mobili delle abitazioni danneggiate dal terremoto, avanzata al Comune dai consiglieri comunali Angelo...
L’AQUILA. La richiesta di riapertura dei termini per le integrazioni delle richieste di danni ai mobili delle abitazioni danneggiate dal terremoto, avanzata al Comune dai consiglieri comunali Angelo Mancini, Emanuele Imprudente e Luigi D’Eramo, non trova d’accordo l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano.
«Occorre precisare», replica Di Stefano, «che sono 710, questo il numero esatto, i nuclei familiari che hanno ancora la possibilità, dopo ben quattro avvisi (30 marzo 2011, 12 maggio 2011, 26 settembre 2016 e 28 ottobre 2016) pubblicati sul sito del Comune e resi noti anche a mezzo stampa, di integrare le loro richieste di indennizzo di beni danneggiati dal sisma ritenute incomplete all’atto della presentazione. Allo stato attuale, tali pratiche, risalenti al 2010, termine perentorio di scadenza per la presentazione, non possono essere valutate dall’ufficio preposto e dunque non possono essere liquidate dalla Ragioneria dell’Ente; si tratta, ricordiamo, di soldi pubblici che non possiamo permetterci di erogare senza predisporre un adeguato controllo sull’esattezza di quanto dichiarato. Le chiamate ad personam nel caso del contributo di autonoma sistemazione erano dovute alla certezza di un beneficio di natura assistenziale; in questo caso, invece, siamo di fronte a richieste reiterate di integrazioni da parte dell’Amministrazione su pratiche di indennizzo che nel corso dell’istruttoria hanno presentato delle carenze tanto da non avere neanche dei requisiti accertabili».