castel di sangro, portati dei doni

Natale in compagnia dei profughi

Il sindaco Caruso e Gravina (Bcc) al centro di accoglienza

CASTEL DI SANGRO. Mattinata da ricordare per i profughi ospitati nel centro di accoglienza di Roccacinquemiglia.

A fare visita nella struttura dove alloggiano 56 migranti è stato il sindaco di Caste di Sangro, Angelo Caruso, che in occasione delle festività natalizie ha voluto salutare di persona tutti gli immigrati e ribadire loro la vicinanza della comunità castellana.

Ad accompagnare il primo cittadino anche il vicepresidente della Banca di credito cooperativo di Roma Gabriele Gravina, neoeletto presidente della Lega Pro, che ha finanziato l'acquisto dei dolci regalati agli immigrati presenti nella struttura dell’Alto Sangro.

A ogni profugo, come gesto di solidarietà, è stato consegnato un cesto con un panettone, un torrone e una bottiglia di spumante. «Mi ha fatto veramente piacere portare una parola di conforto a queste persone», commenta Caruso, «a cui ho voluto esprimere soprattutto un messaggio di pace in occasione del Natale. A volte basta un piccolo gesto per far felici persone che sono in difficoltà e oggi penso che, grazie anche alla Bcc di Roma, abbiamo raggiunto questo piccolo ma importante risultato».

Le parole del discorso del sindaco naturalmente sono state tradotte dagli insegnanti che ogni giorno si recano nella struttura di accoglienza per le lezioni di italiano ai profughi. Alla consegna dei doni è stato presente anche il direttore e responsabile dell’organizzazione del centro di accoglienza di Roccacinquemiglia, Paolo Fricato, che si è complimentato per l’iniziativa.

Preziosa la collaborazione anche del Gruppo Alpini di Castel di Sangro, rappresentato dal presidente Donato Di Domenica, che ha organizzato la manifestazione.

«È stata un’idea molto bella quella di pensare anche a queste persone nella festa del Natale», spiega Di Domenica, «perché non bisogna mai dimenticarsi di quanti sono più sfortunati di noi». La cerimonia si è svolta nel salone del centro di accoglienza che ospita i profughi.

Massimiliano Lavillotti

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