PRATOLA PELIGNA
Niente provvedimenti disciplinari per i 19 poliziotti indagati
Fino all'ordinanza del giudice per le indagini preliminari non scatteranno altre iniziative
PRATOLA PELIGNA. Non ci sarà alcun procedimento disciplinare, fino all'ordinanza del giudice per le indagini preliminari, per i 19 poliziotti indagati a Pratola Peligna. E' quanto emerso nel corso di un vertice tra il dirigente del compartimento della Polizia stradale di Abruzzo e Molise e la Procura di Sulmona, titolare della maxi inchiesta. Gli atti al momento restano secrecati.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di truffa e falso ai danni dello Stato, peculato, furto, omissione d'atti d'ufficio, omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio. In tre anni d'indagini, dal 2019 al 2022, svolte tramite intercettazioni ambientali e telefoniche, gps e telecamere, i poliziotti avrebbero abbandonato il posto di lavoro per dormire in auto o intrattenersi in alcuni esercizi commerciali mentre erano in servizio.
Il filone disciplinare sarà avviato dopo l'ordinanza del giudice che al momento non è ancora pervenuta. L'altro giorno il magistrato ha chiesto la copia delle trascrizioni e lo scorso giovedì aveva interrogato dieci dei diciannove indagati, per i quali la Procura ha chiesto la misura cautelare interdittiva del ritiro del tesserino per un anno.
Gli avvocati degli indagati hanno intanto respinto ogni addebito, contestando punto per punto il castello accusatorio. Sostanzialmente, secondo le difese, la maggior parte dei reati ipotizzati farebbe riferimento al periodo del lockdown quando il controllo del territorio era ridotto al minimo. Inoltre, secondo i legali, i poliziotti non avrebbero abbandonato il posto di lavoro poichè dalle aree pertinenziali dell'ingresso dell'autostrada avrebbero comunque potuto raggiungere il chilometraggio più vicino.