Nuova legge per la ricostruzione, ecco le richieste di modifica

Lolli (Pd) e De Angelis (Pdl) presenteranno alla Camera 15 sub-emendamenti fra cui uno sulle seconde case

L'AQUILA. La prima notizia è che l'emendamento al decreto Passera sullo sviluppo, che di fatto è la legge sulla ricostruzione dell'Aquila, è stato ammesso e quindi approderà fra giovedì e venerdì prossimo alla Camera per l'approvazione (poi passerà al Senato). La seconda notizia è che il testo diffuso dal governo e in particolare dal ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca potrebbe subire dei cambiamenti grazie ai sub-emendamenti, quindici dei quali avranno la firma degli onorevoli Giovanni Lolli (Pd) e Marcello De Angelis (Pdl). Ieri Lolli con a fianco il sindaco Massimo Cialente e l'assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano li ha illustrati in una conferenza stampa. Iniziamo dagli uffici speciali: sono due, uno per L'Aquila e uno per i Comuni minori. Lolli ha detto senza mezzi termini che così come è formulato l'articolo non si capisce da chi questi due uffici dipenderanno. Anzi a stare all’ interpretazione più logica le due nuove "entità" rischiano di essere una replica della struttura di missione con filiera incorporata. Insomma dopo il commissario potrebbero arrivare due commissari travestiti da dirigenti scelti con concorso indetto dal ministero. Lolli chiede di specificare nella legge che i due uffici "dipendono funzionalmente" dai Comuni e che gli stessi Comuni stabiliscono insieme al governo e agli altri enti locali i criteri alla base del bando di concorso per le assunzioni. Un altro sub-emendamento chiede l’ istituzione in ognuna delle otto aree omogenee (che raggruppano gli oltre 50 comuni del cratere) di uffici per le gestione delle pratiche, uffici che avranno come riferimento la struttura speciale dedicata ai piccoli Comuni. C'è poi la questione delle seconde case (con unico proprietario o in aggregato composto da tutti edifici che non sono prima abitazione) per le quali Lolli e De Angelis proporranno che quello che la legge adesso prevede solo per il centro storico dell'Aquila sia previsto per tutti i centri storici del cratere. Si chiede poi di cancellare tutte quelle norme che farebbero rientrare gli appalti pubblici dalla finestra (per esempio i piani integrati). Si vuole ampliare l’incompatibilità fra cariche pubbliche e incarichi progettuali, incompatibilità che potrebbe riguardare anche dipendenti delle pubbliche amministrazioni (esempio: un impiegato del Comune non può fare il presidente di Consorzio). C'è poi tutto il capitolo del personale per gli enti e gli uffici speciali (personale che dai 600 addetti attuali passerebbe a poco più di 350 da assumere per concorso con il 50 per cento riservato a chi ha operato già in questi anni nella ricostruzione). Per Abruzzo Engineering si punta al rinnovo della convenzione in modo da assicurare controlli puntuali nei cantieri. Si chiedono poi 30 milioni per il risanare il bilancio del Comune dell'Aquila e 5 per i Comuni del cratere. Sollecitato il ripristino delle norme relative agli orfani e agli invalidi a causa del sisma. E ancora un tetto al ribasso per i subappalti e la riserva di una quota (1%) dei ribassi degli appalti pubblici al sociale e alla cultura.

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