Onna, nuovo asilo nel nome di Giulia
La struttura nascerà in base al progetto della ragazza morta il 6 aprile
ONNA. Dal sei aprile ho versato più lacrime che in tutti i 50 anni precedenti. Non sono state solo di dolore. Ma anche per emozioni che apprezzi di più se vivi in una tragedia. C’è una cosa che non viene sottolineata mai abbastanza. La forza che danno ai vivi quelli che non ci sono più. Ieri mi sono commosso davanti al progetto del nuovo asilo di Onna che nascerà dentro il villaggio di case di legno.
Quel progetto, messo in bella mostra all’ingresso del cantiere, è stato realizzato da una ragazza che ci ha lasciato il sei aprile. Si chiamava Giulia Carnevale, aveva 23 anni, ed era una studentessa in Ingegneria edile architettura. Era di Arpino (Frosinone) e si era trasferita all’Aquila per laurearsi. Stava riposando nel suo appartamento di via dell’Orto Agrario.
Il 5 aprile era salita in casa dimenticando nella sua auto il computer sul quale stava scrivendo la sua tesi di laurea. Quella tesi prevedeva la realizzazione di una scuola materna. La mamma di Giulia ha recuperato il computer, ha aperto i file e ha trovato quel progetto. Bellissimo e funzionale. Perché non utilizzarlo? L’occasione è arrivata quando su Rai Uno, durante la trasmissione Porta a Porta del 6 maggio (un mese dopo il sisma), Bruno Vespa ha lanciato una sottoscrizione per realizzare a Onna una nuova scuola materna. I fondi raccolti consentono di costruire una struttura grande e dotata di tutto il necessario alla didattica. E’ da quel momento che sono partiti i contatti fra Bruno Vespa (che si è fatto garante della destinazione di quei soldi), la Protezione civile, la Onna Onlus e le Suore della Presentazione che inaugurarono il primo asilo rurale nel 1883 e da allora non hanno più lasciato il borgo distrutto quattro mesi fa dal terremoto. La scuola materna sorgerà sul terreno della famiglia Pica Alfieri, la stessa che ha donato un vasto appezzamento per realizzare le case di legno che il 15 settembre ospiteranno gli onnesi rimasti senza casa (quasi tutti).
Ieri Bruno Vespa (a Onna su invito dell’ambasciatore tedesco Steiner) ha voluto visitare la zona dove sarà costruito il nuovo asilo. E’ stato accompagnato da Franco Papola della Onlus, da Agostino Miozzo della Protezione civile, da suor Lilia in rappresentanza delle Consorelle della Presentazione. Ha incontrato i tecnici della Provincia autonoma di Trento che si stanno occupando dei lavori ed è stata stabilita anche una data di massima per la inaugurazione: il 15 al massimo il 20 settembre. Un mezzo miracolo se si pensa che in una prima ipotesi si era parlato di un edificio più piccolo che sarebbe stato consegnato il 30 ottobre.
Dentro ci sarà tutto quanto necessario per i bambini (se ne prevedono almeno 70), gli alloggi per le suore, una Cappella. Fuori giardino e ampio parcheggio.
L’asilo sarà intitolato a Giulia Carnevale e ai bambini di Onna morti sotto le macerie. All’inaugurazione ci sarà anche Berlusconi, ha assicurato Vespa.
Dopo la laurea alla memoria che le è stata riconosciuta dall’università dell’Aquila (facoltà di ingegneria), Giulia avrà anche la gratitudine degli onnesi, una comunità ferita ma che ora sta iniziando a rinascere. In nome di chi non c’è più.
Quel progetto, messo in bella mostra all’ingresso del cantiere, è stato realizzato da una ragazza che ci ha lasciato il sei aprile. Si chiamava Giulia Carnevale, aveva 23 anni, ed era una studentessa in Ingegneria edile architettura. Era di Arpino (Frosinone) e si era trasferita all’Aquila per laurearsi. Stava riposando nel suo appartamento di via dell’Orto Agrario.
Il 5 aprile era salita in casa dimenticando nella sua auto il computer sul quale stava scrivendo la sua tesi di laurea. Quella tesi prevedeva la realizzazione di una scuola materna. La mamma di Giulia ha recuperato il computer, ha aperto i file e ha trovato quel progetto. Bellissimo e funzionale. Perché non utilizzarlo? L’occasione è arrivata quando su Rai Uno, durante la trasmissione Porta a Porta del 6 maggio (un mese dopo il sisma), Bruno Vespa ha lanciato una sottoscrizione per realizzare a Onna una nuova scuola materna. I fondi raccolti consentono di costruire una struttura grande e dotata di tutto il necessario alla didattica. E’ da quel momento che sono partiti i contatti fra Bruno Vespa (che si è fatto garante della destinazione di quei soldi), la Protezione civile, la Onna Onlus e le Suore della Presentazione che inaugurarono il primo asilo rurale nel 1883 e da allora non hanno più lasciato il borgo distrutto quattro mesi fa dal terremoto. La scuola materna sorgerà sul terreno della famiglia Pica Alfieri, la stessa che ha donato un vasto appezzamento per realizzare le case di legno che il 15 settembre ospiteranno gli onnesi rimasti senza casa (quasi tutti).
Ieri Bruno Vespa (a Onna su invito dell’ambasciatore tedesco Steiner) ha voluto visitare la zona dove sarà costruito il nuovo asilo. E’ stato accompagnato da Franco Papola della Onlus, da Agostino Miozzo della Protezione civile, da suor Lilia in rappresentanza delle Consorelle della Presentazione. Ha incontrato i tecnici della Provincia autonoma di Trento che si stanno occupando dei lavori ed è stata stabilita anche una data di massima per la inaugurazione: il 15 al massimo il 20 settembre. Un mezzo miracolo se si pensa che in una prima ipotesi si era parlato di un edificio più piccolo che sarebbe stato consegnato il 30 ottobre.
Dentro ci sarà tutto quanto necessario per i bambini (se ne prevedono almeno 70), gli alloggi per le suore, una Cappella. Fuori giardino e ampio parcheggio.
L’asilo sarà intitolato a Giulia Carnevale e ai bambini di Onna morti sotto le macerie. All’inaugurazione ci sarà anche Berlusconi, ha assicurato Vespa.
Dopo la laurea alla memoria che le è stata riconosciuta dall’università dell’Aquila (facoltà di ingegneria), Giulia avrà anche la gratitudine degli onnesi, una comunità ferita ma che ora sta iniziando a rinascere. In nome di chi non c’è più.