Ospedale, la Cisl denuncia ritardi nei lavori
Il commissario Silveri: entro il 31 dicembre avremo 310 posti letto.
L’AQUILA. Subito il ripristino dei 460 posti letto. A chiederlo è il segretario regionale della Cisl, Gianfranco Giorgi, che denuncia anche «ritardi nei lavori di adeguamento e ristrutturazione del San Salvatore. L’ospedale» dice «ha necessità impellente di ripristinare i posti letto di cui era dotato prima del 6 aprile, ma il cantiere sta andando troppo a rilento, con momentanee interruzioni dovute anche alle gare di appalto che si stanno espletando». La Cisl, se non verrà sbloccata la situazione, minaccia azioni di lotta e una mobilitazione massiccia in difesa della sanità aquilana. «Chiediamo il ripristino di tutti i reparti con i relativi servizi e posti di degenza, compresi quelli privati». Secondo il segretario della Cisl «sono già stati spesi circa 8 milioni di euro per la sistemazione di una piccola parte dell’ospedale, assolutamente insufficiente a garantire la ripresa dell’attività a pieno regime e a soddisfare le esigenze dell’utenza.
Lavori sui quali pendono anche molti interrogativi». Ritardi e incognite che - a dire della Cisl - creano forte preoccupazione sul futuro della sanità aquilana, tanto più in vista della costituzione di una Asl unica in provincia dell’Aquila. Secondo Giorgi «la costituzione di un’unica Asl provinciale non può mettere in dubbio la presenza all’Aquila di tutta la struttura dirigenziale e organizzativa, né può essere il pretesto per attuare una politica di ridimensionamento dell’ospedale stesso». Quindi la questione delle eccellenze «da tutelare» e la riassegnazione, all’Aquila, dei 60 posti della Sanatrix, struttura oggi chiusa.
Rassicurazioni circa la riattivazione di altri posti letto, fino ad arrivare al 31 dicembre ad averne 310, arriva dal neo commissario della Asl, Giancarlo Silveri. «Proprio in queste ore» spiega Silveri «abbiamo ricevuto buone notizie dalla facoltà di Ingegneria circa l’esito di uno studio che gli era stato affidato sulla possibilità di recupero della struttura, a cominciare dalle sale operatorie. Uno studio che a seguire riguarderà anche il delta chirurgie e le medicine. Comunque sia, il programma che ci siamo dati prevede la riattivazione graduale di altri posti letto, fino ad arrivare entro il 31 dicembre a quota 310. L’obiettivo è quello di riaprire entro la fine di gennaio tutti i reparti. Il presidente della Regione Gianni Chiodi ha poi garantito, nella sua veste di commissario per la ricostruzione, procedure accelerate.
Intanto, su richiesta dello stesso presidente Chiodi, abbiamo predisposto una ricognizione su tutto che serve. Si tratta di una relazione dettagliata, anche se informale. Entro la fine del mese sistemeremo il laboratorio di analisi che sarà dotato di attrezzature migliori di quelle che c’erano prima del sei aprile. Fino a qualche giorno fa, chi doveva fare le analisi era costretto ad aspettare sul piazzale e ad entrare poi, tre per volta, nella tenda per i prelievi. Una vera vergogna a cui abbiamo riparato allestendo, per ora, una sala d’attesa riscaldata e al chiuso. Anche il reparto di Senologia da ieri è in un container riscaldato. Ora stiamo reperendo spazi al chiuso e verificando le criticità.
Stiamo trovando una collocazione adeguata alla farmacia, tanto più che sarà necessario stoccare i vaccini. In quanto alle sale operatorie, contiamo entro la fine di gennaio di riaverle tutte perfettamente funzionanti. Nel frattempo» conclude Silveri «abbiamo rinnovato l’accordo con Villa Letizia fino al 28 febbraio (con la possibilità di arrivare a marzo) a un costo più basso rispetto a quello finora pagato. Posti letto che utilizzeremo non solo per le chirurgie, ma anche per le medicine».
Lavori sui quali pendono anche molti interrogativi». Ritardi e incognite che - a dire della Cisl - creano forte preoccupazione sul futuro della sanità aquilana, tanto più in vista della costituzione di una Asl unica in provincia dell’Aquila. Secondo Giorgi «la costituzione di un’unica Asl provinciale non può mettere in dubbio la presenza all’Aquila di tutta la struttura dirigenziale e organizzativa, né può essere il pretesto per attuare una politica di ridimensionamento dell’ospedale stesso». Quindi la questione delle eccellenze «da tutelare» e la riassegnazione, all’Aquila, dei 60 posti della Sanatrix, struttura oggi chiusa.
Rassicurazioni circa la riattivazione di altri posti letto, fino ad arrivare al 31 dicembre ad averne 310, arriva dal neo commissario della Asl, Giancarlo Silveri. «Proprio in queste ore» spiega Silveri «abbiamo ricevuto buone notizie dalla facoltà di Ingegneria circa l’esito di uno studio che gli era stato affidato sulla possibilità di recupero della struttura, a cominciare dalle sale operatorie. Uno studio che a seguire riguarderà anche il delta chirurgie e le medicine. Comunque sia, il programma che ci siamo dati prevede la riattivazione graduale di altri posti letto, fino ad arrivare entro il 31 dicembre a quota 310. L’obiettivo è quello di riaprire entro la fine di gennaio tutti i reparti. Il presidente della Regione Gianni Chiodi ha poi garantito, nella sua veste di commissario per la ricostruzione, procedure accelerate.
Intanto, su richiesta dello stesso presidente Chiodi, abbiamo predisposto una ricognizione su tutto che serve. Si tratta di una relazione dettagliata, anche se informale. Entro la fine del mese sistemeremo il laboratorio di analisi che sarà dotato di attrezzature migliori di quelle che c’erano prima del sei aprile. Fino a qualche giorno fa, chi doveva fare le analisi era costretto ad aspettare sul piazzale e ad entrare poi, tre per volta, nella tenda per i prelievi. Una vera vergogna a cui abbiamo riparato allestendo, per ora, una sala d’attesa riscaldata e al chiuso. Anche il reparto di Senologia da ieri è in un container riscaldato. Ora stiamo reperendo spazi al chiuso e verificando le criticità.
Stiamo trovando una collocazione adeguata alla farmacia, tanto più che sarà necessario stoccare i vaccini. In quanto alle sale operatorie, contiamo entro la fine di gennaio di riaverle tutte perfettamente funzionanti. Nel frattempo» conclude Silveri «abbiamo rinnovato l’accordo con Villa Letizia fino al 28 febbraio (con la possibilità di arrivare a marzo) a un costo più basso rispetto a quello finora pagato. Posti letto che utilizzeremo non solo per le chirurgie, ma anche per le medicine».