Ospedale senza personale, accorpati i reparti
Il manager Marzetti: scelta necessaria per consentire a tutti di andare in ferie. La Asl sta assumendo quindici ausiliari e otto infermieri ma per i sindacati si tratta di una misura insufficiente
L'AQUILA. E' scattato ieri il piano di emergenza della Asl per il periodo estivo: reparti accorpati, chiusa una sala operatoria, mentre la scorsa settimana sono state sospese le sedute pomeridiane di chemioterapia per mancanza di infermieri. Un copione che si ripete ogni anno, ma che sta assumendo contorni preoccupanti in un ospedale, il San Salvatore, dove il personale è assolutamente insufficiente. Non è bastata l'assunzione di 15 ausiliari e 8 infermieri: molti dipartimenti opereranno a mezzo servizio.
«Una scelta necessaria, quella di ricorrere agli accorpamenti dei reparti, per consentire al personale di andare in ferie», spiega il direttore generale della Asl, Roberto Marzetti. Opereranno in tandem, con lo stesso staff di ausiliari e infermieri, reparti affini come maxillo-facciale e otorino, le due divisioni di medicina e di chirurgia.
Anche le sale operatorie subiranno con la chiusura alternata una riduzione del numero di interventi, ma con la garanzia di poter eseguire le urgenze.
Intanto, piovono le proteste degli utenti costretti a lunghe file per i ticket, esami diagnostici e visite specialistiche. La scorsa settimana il day hospital di oncologia, dove si effettuano le sedute di chemioterapia per i malati di tumori, uno dei fiori all'occhiello dell'ospedale aquilano, è stato costretto a chiudere i battenti di pomeriggio per mancanza di personale.
«Stiamo provvedendo al potenziamento degli organici», afferma Marzetti, «con l'assunzione di 15 ausiliari e 8 infermieri. Il caso che si è verificato nel reparto di oncologia è stato sporadico: due infermieri hanno presentato, contemporaneamente, un certificato per malattia, ma si tratta di un reparto di alto livello dove le sedute chemioterapiche possono essere effettuate solo da personale specializzato».
Sta di fatto che, dopo la momentanea sospensione delle chemioterapie, la Asl ha fatto ricorso all'accorpamento di molti reparti. Un provvedimento-tampone limitato al periodo estivo, a cui farà seguito in autunno un piano di accorpamento definitivo. Misure giustificate dal manager della Asl «con l'esiguità delle risorse disponibili, visti i tagli economici imposti dallo stato e dalla regione».
Una situazione che si trascina da tempo, denunciata a più riprese dalle organizzazioni sindacali, che hanno proclamato lo stato di agitazione del personale proprio sulla revisione della pianta organica. Mancano operatori socio-sanitari, infermieri, ma anche il personale medico è costretto a turni massacranti per coprire le diverse esigenze dei reparti.
«Per consentire al personale di usufruire delle ferie estive», evidenzia Marzetti, «abbiamo deciso di accorpare alcuni reparti che operano nello stesso settore, come accaduto già in passato. La Asl deve fare i conti con i tagli alla sanità, mantenendo sempre alta la qualità delle prestazioni offerte all'utenza. Va chiarito che il piano di accorpamenti non andrà a incidere sui servizi».
Garanzie che non soddisfano i sindacati, che non hanno abbassato il livello di guardia. «Assumeremo 15 ausiliari e otto infermieri a tempo determinato per far fronte alle criticità più evidenti», conclude Marzetti, «stiamo potenziando il personale e razionalizzando i servizi».