Ovindoli-Monte Magnola, gli ambientalisti insorgono contro i nuovi impianti nel Parco
Progetto di ampliamento da 13 milioni di euro. Sette sigle rivolgono un appello alla vigilia dell'esame da parte del Comitato Via: impatto devastante
L'AQUILA. In arrivo nuove piste da sci e impianti di risalita, ma gli ambientalisti non ci stanno. Nel parco regionale del Sirente-Velino si pensa in grande con un mega progetto da 13 milioni di euro (fondi del Masterplan) per ampliare le piste e gli impianti sciistici di Ovindoli che viene discusso domani, 29 gennaio, nel comitato Via (Valutazione di impatto ambientale) della Regione.
Associazioni come “Salviamo l’Orso”, “Lipu”, “Appennino Ecosistema”, “Stazione Ornitologica abruzzese”, “Altura” e “Gruppo naturalisti di Rosciolo” si oppongono e dicono la loro inviando anche al ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea dettagliate osservazioni sul progetto che fanno emergere nquello che ritengono sia "l'impatto inaudito su questi rari ambienti". "I lavori prevedono l’utilizzo di 13 milioni di euro pubblici per lo sbancamento di 17 ettari di terreno che porteranno inevitabilmente all’uccisione di specie e di vegetazioni protette, infatti l’area interessata è un sito di interesse comunitario, habitat prioritario per l’Unione Europea e una zona di protezione speciale visto il valore della flora e della fauna che la abitano, come decine di specie di piante d’alta quota sempre più minacciate dai cambiamenti climatici o come esemplari di Orso bruno, lupo, aquila reale, grifone o la vipera dell’Orsini", scrivono le Associazioni che dicono no al maxi progetto. Gli ambientalisti urlano allo scandalo definendo l’operazione “Un vero contro-senso” e uno “scempio milionario” visto che non si hanno soldi per bonificare discariche e fiumi o far funzionare in maniera adeguata reti idriche però si finanzia il lavoro delle ruspe che porta alla distruzione della biodiversità abruzzese".
Le associazioni fanno appello al Comitato Via affinché bocci il progetto. "In caso contrario", aggiungono, " nostro malgrado, dovremo chiedere l'intervento del ministero dell'Ambiente e della Commissione Europea visto che quanto si vuole realizzare contrasta palesemente con gli obiettivi di conservazione imposti dalle normative comunitarie e addirittura delle stesse misure di conservazione che l’Abruzzo si è dato nel 2016. E’ sconfortante che in un parco regionale si vogliano mandare le ruspe per sbancare tutto”.
L'associazione “Italia nostra” fa sapere di aver inviato le proprie osservazioni contro le operazioni di ampliamento del comprensorio sciistico “Ovindoli-Magnola”. Per “Italia Nostra” il progetto non dev'essere approvato "in quanto è incoerente e incompleto, manca una coerente e fondata analisi economico-finanziaria in grado di giustificare un intervento così impattante in un Parco, l’impatto dei lavori di movimento terra appaiono decisamente sovradimensionati per l’area in cui devono essere fatti, le strade di servizio di cantiere non sono state minimamente progettate, manca un piano di mitigazione e non bisogna dimenticare l’impatto dei lavori che rovinerebbero e modificherebbero visivamente il paesaggio in maniera molto negativa". Inoltre vengono sottolineate le “norme di salvaguardia della Legge quadro sui parchi e le indicazioni del DM del 17 ottobre 2007” che sembrano non essere state prese minimamente in considerazione al momento della stesura del progetto".