Pecorelli sul Cimarra «Nessuna risposta sulla concessione»
Il presidente dell’Avezzano rivendica l’accordo col Comune «Mi è stata promessa fino al 2030, ma manca la chiarezza»
AVEZZANO. Vuole risposte, possibilmente nell’immediato. Andrea Pecorelli, presidente dell’Avezzano, si dice a un punto di non ritorno. «Zero dialogo col Comune» spiega, che non ha mai fatto pervenire risposta alle due Pec inviate settimane fa dalla società ai canali di posta elettronica dell’amministrazione comunale. «Il sindaco deve dirmi se intende mantenere la promessa fatta durante il nostro ultimo incontro, circa il prolungamento della concessione dello stadio al 2030, mai messo per iscritto». E sui rapporti tra le parti pesa il nodo lavori, il cui inizio era stato nuovamente annunciato entro il 15 novembre, ma di cui non si vede traccia. Non c’è verso di appianare le divergenze tra la proprietà del club e l’ente comunale. Stavolta Pecorelli chiede un confronto faccia a faccia, alla presenza del primo cittadino, Gianni Di Pangrazio. «Non avendo mai ricevuto risposta alle comunicazioni ufficiali, abbiamo agito per le vie brevi. Il vice presidente Luca Marco Aurelio ha contattato personalmente il sindaco e richiesto un incontro. Di Pangrazio ci ha fatto sapere che entro oggi definirà un tavolo, che non può più essere rinviato. Se al termine di questa settimana non avremo chiara la situazione, agiremo di conseguenza». Due i punti da discutere. In primis la concessione della struttura sportiva del “dei Marsi-Sandro Cimarra”. La convenzione attuale scadrà nel 2025. In un colloquio tra sindaco e presidente di 7 mesi fa, l’argomento sarebbe già stato trattato, ed entrambi avevano convenuto di allungare i termini. «Mi ha dato la sua parola circa un prolungamento fino al 2030. Parola rimasta tale e mai seguita dai fatti. Mi sento preso in giro. Ora però il tempo stringe e ho necessità di capire come comportarmi. Specie perché, a domanda formale, nessuno si è premurato di rispondere», ha ribadito Pecorelli. Vi è poi la questione lavori. La partenza del cantiere da 260mila euro annunciato ad aprile dal Comune, dopo una serie di rinvii, è stata recentemente ricollocata dall’ente al 15 novembre. «Mi pare non si sia visto ancora nessuno. Ma la cosa mi avrebbe stupito. Mi auguro di essere almeno avvisato quando la ditta dei lavori prenderà in carico il cantiere. Nelle famose Pec ho richiesto il capitolato dei lavori per meglio capire di che genere di interventi si tratti. Solo per vie traverse ho appreso che si dovrebbe partire dalla centrale termica. Nel caso in cui questo fosse vero avremmo un problema, perché l’intervento implicherebbe l’impossibilità all’utilizzo dei bagni da parte della squadra. E allora lo stesso Comune dovrebbe metterci a disposizione un’altra struttura per allenarci». Il presidente vuole chiarezza sulla tabella di marcia dei lavori, anche in ragione dell’attuale scenario di criticità in cui versa lo stadio, la cui riapertura è stata disposta dalle autorità solamente con riserva, previa specifica autocertificazione a firma del club, che dev’essere rinnovata ogni 15 giorni. «Sono rimasto molto infastidito dalle parole del sindaco in occasione della cerimonia d’intitolazione dell’impianto a Sandro Cimarra, in particolare perché, a detta sua, lo stadio non avrebbe poi questi grossi problemi. Bene, non vedo l’ora di avere un confronto con lui. A questo punto sono convinto che lui non sia a conoscenza fino in fondo di quale sia la situazione».
©RIPRODUZIONE RISERVATA