Polo di Collemaggio Il comitato 3e32 incalza Asl e Regione
Chiesta chiarezza sulla destinazione dell’ex psichiatrico «Il manager Silveri primo responsabile dell’abbandono»
L’AQUILA. Il futuro del polo di Collemaggio è al centro di una nuova denuncia da parte del comitato 3e32.
«Sono passati ormai 4 mesi dall’incontro organizzato a Casematte con le istituzioni», si legge in una nota. «In quell’incontro, partecipatissimo sia dai rappresentanti istituzionali che dai cittadini, sono stati presi diversi impegni circa il futuro dell’area dell’ex ospedale psichiatrico. Al momento, di quelle promesse non ne è stata rispettata nessuna. L’assessore regionale alla Sanità Paolucci aveva annunciato che sarebbe stato stabilito, una volta per tutte e attraverso atti concreti, il fatto che Collemaggio resti un’area pubblica. Inoltre, aveva garantito che entro breve termine avrebbe verificato se l’area fosse stata cartolarizzata, elaborando una stima del suo valore economico complessivo. Nulla si è saputo in merito fino a oggi. Il vicepresidente della Regione Lolli aveva comunicato la possibilità di destinare 10 milioni, provenienti dai fondi Fsc, al ripristino e alla rivalutazione di Collemaggio (o, almeno, di una parte dell’area). A quelle parole non è seguito alcun atto, né alcun aggiornamento è arrivato sulla reale disponibilità di quei fondi. Infine, anche il percorso partecipativo con la città per la definizione del futuro dell’area, che il Comune si era impegnato a rilanciare, pare essersi arenato dopo appena un primo incontro. Nel frattempo l’Asl sta continuando a trasferire ulteriori servizi fuori da Collemaggio».
«Si parla del Distretto sanitario di base e del Centro di salute mentale (e, sembra, anche al Consultorio familiare), che verranno collocati all’ ex Onpi, spazio preso in affitto dal Comune. La cosa paradossale è che l’Asl ha speso e continua a spendere fondi pubblici per pagare affitti per i diversi servizi, mentre l’area di Collemaggio viene lasciata al degrado e all’abbandono e si continua a non avere la minima cognizione del destino forse già riservato all’intera area. In questo quadro disastroso, il principale responsabile di tale scellerata gestione, il manager Silveri, continua a rimanere al suo posto, rifiutandosi di partecipare a qualsiasi confronto pubblico, come se nulla fosse. Ha, anzi, ben pensato di chiedere – nel procedimento penale in corso per occupazione abusiva – un risarcimento per «danno di immagine» (di circa 100mila euro) a noi attivisti del 3e32 (e non solo) che, attraverso Casematte, abbiamo dato vita a un presidio per la rivitalizzazione del luogo e contro la svendita del Parco di Collemaggio. In tal senso, sempre l’assessore alla sanità aveva fornito rassicurazioni riguardo il ritiro della costituzione di parte civile da parte dell’Asl, un’azienda che dovrebbe rispondere proprio alla Regione; ma neanche questo ci risulta sia stato fatto. Il 6 febbraio si terrà un’udienza decisiva per capire che ne sarà di questa vergognosa denuncia, ma crediamo sia inaccettabile che il futuro di uno spazio politico-culturale importante come Casematte – riconosciuto come tale da tutta la città – venga deciso nelle aule di un tribunale. Dalle istituzioni pretendiamo risposte immediate rispetto agli impegni presi a tutela del futuro di tutta l’area pubblica di Collemaggio».