i controlli
Pratola, cd pirata in discoteca, denunciato il deejay
Blitz dei finanzieri blocca la serata danzante: sequestrati duemila file. Il 65enne di Pratola: «Non conoscevo la normativa»
PRATOLA PELIGNA. Stava allietando la serata mettendo dischi così come fa ormai da decine di anni , quando è arrivata la guardia di finanza. Dai controlli è emerso che molti dei cd che il noto dj, di Pratola Peligna, stava utilizzando erano taroccati. E alla richiesta dei finanzieri non è stato in grado di mostrare la licenza Deejay rilasciata dalla Siae.
È finita in malo modo la serata danzante organizzata lo scorso fine settimana in un locale nella vicina Popoli da Ezio Santilli, conosciutissimo dj di 65 anni che con i suoi dischi ha fatto innamorare centinaia di persone. «Non ero a conoscenza della normativa e sono profondamente amareggiato per l’accaduto», si difende il dj di Pratola, «eravamo tra amici e non pensavo che non si potessero utilizzare copie che avevo fatto da cd originali che ho regolarmente acquistato. Vorrà dire che provvederò subito a mettermi in regola a dimostrazione che da parte mia non c’era nessuna intenzione di violare la legge».
L’operazione è stata eseguita dalla Guardia di finanza della tenenza di Popoli che nel corso del blitz finalizzato all’antipirateria e alla tutela del diritto d’autore, ha sequestrato molti supporti fonografici contenenti oltre 2mila file musicali, tutti cd privi del bollino Siae utilizzati dai Disc-Jockey.
In particolare il noto intrattenitore musicale non era in possesso della licenza Deejay rilasciata dalla Siae che consente di realizzare copie di musiche (“copie-lavoro”) al fine esclusivo dell’esecuzione in pubblico effettuata personalmente dal titolare della licenza (è infatti vietato il commercio, noleggio, cessione in uso delle copie-lavoro).
I dj in possesso della licenza, spiega la normativa, possono utilizzare supporti audio sprovvisti di bollino Siae per la propria attività professionale senza rischiare di incorrere in multe salatissime e in una condanna penale.
Comprare un cd o un dvd falso espone a rischi più gravi anche i consumatori: la sanzione prevista per l’infrazione dalla nuova legge è di 154 euro, ma può arrivare fino a 1.032 euro in caso di comportamento recidivo. Non solo: il nome dell’acquirente colto sul fatto dalle forze di polizia verrà reso noto tramite pubblicazione del provvedimento su un quotidiano. Per il venditore, oltre alla sanzione penale fino a tre anni di carcere, è prevista una multa di 103 euro per ogni copia messa illegalmente in commercio.
Claudio Lattanzio
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