soprintendenza
Quattro mostre di tesori d’arte
Iniziativa a Ocre, Celano, Sulmona e Santo Stefano di Sessanio
L’AQUILA. Quattro scrigni della cultura abruzzese ospiteranno altrettante mostre dedicate all’arte della regione dal tardo gotico al Seicento: il monastero di Santo Spirito d’Ocre, il castello Piccolomini di Celano, il borgo di Santo Stefano di Sessanio e l’abbazia di Santo Spirito al Morrone di Sulmona. L’iniziativa della Soprintendenza per i beni culturali ha preso il via ieri e terminerà il 30 novembre. La prima delle quattro mostre a essere stata inaugurata quella di Ocre: «La sapienza risplende. Madonne d’Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento». Negli spazi dell’antichissima abbazia cistercense vengono proposte le Madonne lignee: dipinti su tavola e sculture, databili tra la fine del XII e gli esordi del XVI secolo. Le opere, in gran parte estratte dal museo nazionale d’Abruzzo dopo il terremoto, rivelano come la regione sia stata un crocevia di culture, grazie ai frequenti contatti con i territori d’Oltralpe e l’Oriente bizantino, sulle rotte dei pellegrini e dei commerci. La mostra resterà aperta fino al 30 settembre. Giovedì, invece, sarà la volta dell’inaugurazione di «Dopo i restauri. Capolavori d’arte del Medioevo e Rinascimento», che resterà fino al 30 novembre a Celano: l’esposizione di alcune tra le opere più prestigiose del museo nazionale d’Abruzzo, restaurate grazie a una rete di solidarietà tra vari enti e associazioni, assieme ai finanziamenti del ministero. Jacobello del Fiore, Giacomo da Campli, Pietro Alamanno, Francesco da Montereale sono alcuni dei maestri le cui opere saranno esposte. «La bellezza inquieta. Arte in Abruzzo al tempo di Margherita d’Austria» è il titolo della mostra aperta da sabato al 30 settembre a Santo Stefano. Un percorso dedicato a una personalità di rilievo che ha segnato la vita politica, economica e amministrativa degli antichi Abruzzi. Sono proposti capolavori della pittura e della scultura, oreficerie aquilane e oggetti di arredo. Una novità di interesse per gli studiosi è l’esposizione di documenti inediti: volumi, cartografia e mappe dei feudi farnesiani d’Abruzzo. In mostra anche le tele di Pompeo Cesura della chiesa di San Bernardino.
Ultimo appuntamento a Sulmona (30 luglio-30 settembre) con «Oltre Caravaggio. Pittura del Seicento in Abruzzo, tra Roma e Napoli». In una mostra itinerante curata dalla soprintendente Lucia Arbace sono esposti per la prima volta i capolavori di due prestigiose collezioni d’arte, la Cappelli e la Dragonetti de Torres, un tempo esibiti nei palazzi aquilani. «Vogliamo avvicinare i beni culturali alla gente», ha detto la soprintendente. «Queste opere, in gran parte, circa 160 in totale, saranno esposte dalla primavera del prossimo anno nell’ex mattatoio, dove verrà spostata una parte del museo nazionale d’Abruzzo».
Michela Corridore
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