Riapre in città l’ufficio caccia e pesca
La sede sarà al servizio di oltre 1.300 appassionati della Marsica, decisivo l’intervento della Regione
AVEZZANO. Riapre l’ufficio caccia e pesca in città a servizio di oltre 1.300 cittadini. La struttura attraverso la quale i cacciatori e i pescatori possono rinnovare i permessi e ritirare i documenti necessari per la loro attività era stata chiusa il 1° settembre.
Alla base della soppressione del servizio non solo su via XX Settembre ma anche a Castel di Sangro e a Sulmona c’è l’entrata in vigore della riforma Delrio che ha di fatto tolto il settore alla Provincia per darlo alla Regione. Nella riorganizzazione, però, ci sono stati dei problemi con i tempi tanto che i dipendenti dei settori caccia e pesca sono stati spostati in altre amministrazioni e gli uffici sono rimasti senza personale.
Il presidente della Provincia, Antonio De Crescentiis, ha dovuto così accorpare tutto all’Aquila chiudendo i vari sportelli periferici. Dopo il coro di proteste, alle quali si sono uniti anche 1.500 cercatori di funghi che hanno riscontrato lo stesso problema, la Regione, attraverso una delibera di giunta, ha ripristinato il servizio.
Il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, in collaborazione con i consiglieri Lorenzo Berardinetti e Maurizio Di Nicola, ha lavorato intensamente per ottenere questo risultato. Con la riorganizzazione della direzione per le politiche agricole il presidente e i consiglieri avevano ottenuto che gli uffici regionali per la caccia e la pesca fossero localizzati ad Avezzano. La recente approvazione della deliberazione di giunta reintegra in Regione le funzioni provinciali e consentirà a breve la riapertura ad Avezzano di tutte le attività connesse alle autorizzazioni e alle pratiche per la caccia e la pesca con un importante servizio reso sul territorio. «Sono molto soddisfatto di questo risultato», ha dichiarato il presidente Di Pangrazio, «poiché la cessazione dell’esercizio della delega da parte delle Province aveva destato qualche preoccupazione. Ma al tempo della riorganizzazione della direzione per le politiche agricole avevamo previsto ed ottenuto di compensare il servizio reso con appositi uffici della Regione. Speriamo che questo esito consenta anche di reintegrare ad Avezzano il personale ex Arssa per tutte le attività operative al servizio degli utenti».
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