Rifiuti, rinviato il mega appalto: si va avanti con un’altra proroga

Contratto in scadenza il 14 luglio prossimo, ma Tekneko continuerà a gestire la raccolta porta a porta Il consigliere regionale Verrecchia (FdI) solleva dubbi sulla legittimità dell’operazione del Comune
AVEZZANO. Il Comune di Avezzano concede una proroga di altri sei mesi a Tekneko per la gestione della raccolta differenziata dei rifiuti in città. Si tratta della seconda proroga semestrale per la società che fa capo all’imprenditore marsicano Umberto Di Carlo. Il contratto stipulato tra il Comune di Avezzano e la ditta aggiudicatrice dell’appalto del servizio di realizzazione e mantenimento del decoro del territorio e dell’igiene urbana, ovvero Tekneko, era scaduto il 14 luglio 2022, dopo 5 anni. La prima proroga era stata concessa lo scorso gennaio, con scadenza a metà di questo mese. Il Comune deve rifare il mega appalto. Sei mesi fa aveva evidenziato che le procedure erano ferme «stante l’indeterminatezza procedurale dovuta alla non operatività di Agir (Autorità gestione integrata rifiuti urbani».
Tutto ciò accade mentre continua a tenere banco il caso Aciam, l’azienda di igiene urbana, che ha agitato non poco le acque della politica locale. L’ultimo atto della vicenda è andato in scena venerdì scorso quando, dopo l’azione legale intrapresa dal Comune di Avezzano contro l’aumento delle tariffe di conferimento da parte di Aciam – azienda di cui il Comune di Avezzano è il socio maggioritario – il presidente Maurizio Bianchini, voluto da Gianni Di Pangrazio, ha convocato un consiglio straordinario per discutere della questione e poi non si è presentato, ufficialmente per un impegno imprevisto.
Assenza che ha mandato su tutte le furie gli altri sindaci soci, in primis il primo cittadino di Celano, Settimio Santilli, che, all’indomani, non ha usato mezzi termini contro il presidente Bianchini e il suo sponsor politico, ovvero il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio. Notata anche l’assenza di quest'ultimo che, dopo l’incarico di azione legale contro Aciam, ha preferito delegare l’assessore Loreta Ruscio.
Il punto del contendere riguarda «un nuovo aumento delle tariffe di conferimento delle frazioni umida e indifferenziata approvate il 9 marzo 2023 dall’assemblea dei soci Aciam che comportano a carico del Comune di Avezzano variazioni contrattuali in aumento nei confronti dell’affidatario del servizio di raccolta e trasporto rifiuti (Tekneko, ndc) e che, a loro volta, comportano aumenti a carico dei cittadini per il pagamento della Tari». In seguito alle verifiche avviate sarebbe scattata la causa. A tal proposito il consiglio di amministrazione della società consortile ha fatto sapere che «le tariffe 2022/2023 proposte dal Cda e deliberate dall’assemblea dei soci sono frutto di un attento e accurato lavoro finalizzato al contenimento dei costi per i cittadini» e di garantire «la massima trasparenza nella gestione della società».
Nel frattempo, sulla vicenda dei rifiuti ha detto la sua il consigliere regionale Massimo Verrecchia, anche capogruppo di Fratelli d’Italia all’Emiciclo: «Al Comune di Avezzano politicamente ci sono due regole targate Di Pangrazio: approssimazione e improvvisazione. Si dimette l’assessore all’Ambiente (Anna Maria Colizza, ndc), il Comune si costituisce in giudizio con delibera di giunta contro Aciam. Il delegato del Comune convoca l’assemblea dell’Aciam e risulta assente. Da ieri è entrato in vigore il nuovo codice degli appalti e ad Avezzano ci si avvia all’ennesima proroga per i rifiuti? Sarebbe la terza? Sono legittime tutte queste proroghe?».
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