Sassaiola contro la struttura per i profughi
Ore di tensione hanno accompagnato l’attesa a Paterno. Sede presidiata dalle forze dell’ordine
AVEZZANO. Alta tensione ad Avezzano per l’arrivo dei migranti provenienti da Lampedusa slittato alle prime luci dell’alba. Durante la scorsa notte sono stati invece provocati dei danni alla struttura destinata ad accoglierli, con le finestre prese a sassate. Si è rischiato così di dover trovare un immobile alternativo, ma poi il problema è stato risolto.
Nel frattempo il Comune ha inviato al prefetto dell'Aquila una lettera per contestare la non idoneità dei locali poiché in quella sede non sarebbe possibile adottare le norme anti-Covid. Per tutta la giornata c’è stata massima allerta in via Monte Cervaro a Paterno per l’arrivo dei 25 cittadini stranieri assegnati alla struttura marsicana. Un ex centro di formazione che dovrà essere riconvertito in occasione di questa emergenza a ostello per accogliere i migranti in arrivo dalla Sicilia. Sono partiti in autobus ieri mattina intorno alle 8 per arrivare in Abruzzo, secondo una prima tabella di marcia, a tarda serata.
Si tratta dell’ultima tratta di un lungo viaggio iniziato per molti di loro con una traversata su dei barconi provenienti dalla Tunisia. Sono stati soccorsi nelle acque vicino a Lampedusa dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Poi sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove c’erano già più di mille persone a fronte di una capienza massima di soli 192.
E proprio a causa dell’aumentare vertiginoso delle presenze, non più gestibili, la prefettura di Agrigento, in accordo con il governo centrale, ha necessariamente avviato le procedure di trasferimento.
A quel punto i 55 migranti destinati all'Abruzzo, di cui 30 in un struttura alberghiera di Vasto, sono stati sottoposti al tampone per il coronavirus che ha dato risultati negativi per tutti. È cominciata così l’ultima fase, quella precedente al trasferimento. I migranti hanno fatto un viaggio con il traghetto di linea da Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. Ieri mattina, infine, sono saliti sul bus per raggiungere le destinazioni finali, quelle abruzzesi. Ad attenderli sul posto, a causa delle proteste e della tante polemiche sollevate principalmente dai partiti locali di centrodestra, c’erano anche le forze dell’ordine organizzate per impedire eventuali incidenti. Domenica sera infatti era stato organizzato un presidio davanti alla struttura dai militanti della Lega e di Gioventù nazionale. Nella notte tra domenica e lunedì c’è stato poi l’inquietante episodio della sassaiola contro le finestre della struttura rimaste danneggiate. Cosa che ha rischiato di compromettere il programma messo a punto per dare ospitalità ai 25 migranti.
Allarme successivamente rientrato con un intervento immediato dei gestori della struttura che hanno provveduto a riparare i danni causati dalle sassate. Una lettera, firmata dal commissario prefettizio del Comune di Avezzano, Mauro Passerotti, è stata però inviata al prefetto dell’Aquila per segnalare la non idoneità dell’immobile a ospitare gli stranieri. Non sarebbe possibile, infatti, secondo il Comune o meglio secondo la sua struttura tecnica, applicare le norme di distanziamento volte a contrastare il coronavirus. Inoltre la struttura avrebbe una destinazione d’uso difforme da quella alberghiera necessaria per poter ospitare delle persone. L’attuale destinazione d’uso sarebbe quella di scuola e laboratori per formazione professionale. Precedentemente l’immobile era stato adibito a un centro di formazione professionale Ial-Cisl.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Nel frattempo il Comune ha inviato al prefetto dell'Aquila una lettera per contestare la non idoneità dei locali poiché in quella sede non sarebbe possibile adottare le norme anti-Covid. Per tutta la giornata c’è stata massima allerta in via Monte Cervaro a Paterno per l’arrivo dei 25 cittadini stranieri assegnati alla struttura marsicana. Un ex centro di formazione che dovrà essere riconvertito in occasione di questa emergenza a ostello per accogliere i migranti in arrivo dalla Sicilia. Sono partiti in autobus ieri mattina intorno alle 8 per arrivare in Abruzzo, secondo una prima tabella di marcia, a tarda serata.
Si tratta dell’ultima tratta di un lungo viaggio iniziato per molti di loro con una traversata su dei barconi provenienti dalla Tunisia. Sono stati soccorsi nelle acque vicino a Lampedusa dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Poi sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove c’erano già più di mille persone a fronte di una capienza massima di soli 192.
E proprio a causa dell’aumentare vertiginoso delle presenze, non più gestibili, la prefettura di Agrigento, in accordo con il governo centrale, ha necessariamente avviato le procedure di trasferimento.
A quel punto i 55 migranti destinati all'Abruzzo, di cui 30 in un struttura alberghiera di Vasto, sono stati sottoposti al tampone per il coronavirus che ha dato risultati negativi per tutti. È cominciata così l’ultima fase, quella precedente al trasferimento. I migranti hanno fatto un viaggio con il traghetto di linea da Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. Ieri mattina, infine, sono saliti sul bus per raggiungere le destinazioni finali, quelle abruzzesi. Ad attenderli sul posto, a causa delle proteste e della tante polemiche sollevate principalmente dai partiti locali di centrodestra, c’erano anche le forze dell’ordine organizzate per impedire eventuali incidenti. Domenica sera infatti era stato organizzato un presidio davanti alla struttura dai militanti della Lega e di Gioventù nazionale. Nella notte tra domenica e lunedì c’è stato poi l’inquietante episodio della sassaiola contro le finestre della struttura rimaste danneggiate. Cosa che ha rischiato di compromettere il programma messo a punto per dare ospitalità ai 25 migranti.
Allarme successivamente rientrato con un intervento immediato dei gestori della struttura che hanno provveduto a riparare i danni causati dalle sassate. Una lettera, firmata dal commissario prefettizio del Comune di Avezzano, Mauro Passerotti, è stata però inviata al prefetto dell’Aquila per segnalare la non idoneità dell’immobile a ospitare gli stranieri. Non sarebbe possibile, infatti, secondo il Comune o meglio secondo la sua struttura tecnica, applicare le norme di distanziamento volte a contrastare il coronavirus. Inoltre la struttura avrebbe una destinazione d’uso difforme da quella alberghiera necessaria per poter ospitare delle persone. L’attuale destinazione d’uso sarebbe quella di scuola e laboratori per formazione professionale. Precedentemente l’immobile era stato adibito a un centro di formazione professionale Ial-Cisl.
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