SCANNO. Sfiorata la tragedia giovedì sera nei pressi della diga del lago di San Domenico. Un masso di notevoli dimensioni si è staccato dal costone della montagna, finendo sulla strada, proprio mentre sopraggiungeva un’automobile. Tanta paura per un episodio che ha fatto tornare alla ribalta il problema, mai risolto, della grande pericolosità della strada che da Anversa sale fino a Scanno, proprio a causa della vulnerabilità della montagna. A rimuovere il masso ci hanno pensato i dipendenti della Provincia, con i residenti di Villalago e Scanno che tornano a chiedere interventi urgenti per la messa in sicurezza della strada. «È evidente come una strada strategica come la nostra, sia stata abbandonata da decenni da parte della Provincia, per mancanza di fondi». Protestano così i residenti di Villalago e Scanno, che si sentono quotidianamente in pericolo e che da tempo hanno formato un comitato per risolvere il problema. «Adesso non se ne può più. La cosa comincia a farci paura. Va sottolineato come le reti paramassi installate dall’Anas, quando ne aveva la gestione, hanno ridotto e di molto la corsa del masso. Anche questa volta è andata liscia». Sul problema interviene anche l’ex sindaco di Scanno, Eustachio Gentile. «Ritorno su un problema che ho avuto modo di affrontare più volte con Regione e Provincia. Ma al di là di generici impegni, si fa fatica a passare dalle parole ai fatti. Se dovesse accadere qualcosa di serio, con chi ce la dovremmo prendere? Con il destino cinico e baro? Dal presidente Caruso, che parla di mega progetti di centinaia di milioni, la gente si aspetta, nel frattempo, piccole cose».(c.l.)
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