Scompare a 81 anni lo scienziato Bellotti
È stato il primo direttore dei Laboratori nazionali del Gran Sasso, in carica dal 1987 e fino al 1992
L’AQUILA. Si è spento all’età di 81 anni lo scienziato Enrico Bellotti, primo direttore dei Laboratori nazionali del Gran Sasso. A dare la notizia l’attuale direttore, Ezio Previtali. «Si è spento oggi il professor Enrico Bellotti», scrive Previtali, «è stato il primo direttore dei Laboratori nazionali del Gran Sasso. Sono profondamente addolorato di comunicare a tutti voi la triste notizia della scomparsa di Enrico Bellotti, che noi chiamavamo affettuosamente Puccio». Bellotti, continua la nota, «è stato il primo direttore dei Laboratori nazionali del Gran Sasso e colui che ha plasmato i laboratori garantendone il grande successo ottenuto negli anni. È una grave perdita per tutti noi che viviamo e lavoriamo nel mondo della fisica astroparticellare, ma dobbiamo ringraziarlo per tutto quello che ci ha lasciato».
Enrico Bellotti è stato direttore dei laboratori nazionali del Gran Sasso dal 1987 al 1992. In quegli anni sono stati messi in campo alcuni degli esperimenti che hanno aperto una nuova strada, guardare l’universo dalle profondità della terra. Nascosti sotto i 1.400 metri di roccia del Gran Sasso, con una bassa radioattività naturale e schermati dall'ambiente esterno, furono messi in campo alcuni esperimenti che sono stati considerati pietre miliari nello studio delle particelle. Sono di quel periodo, infatti, la messa in opera dell’esperimento Macro e dell’esperimento Gallex, per la misura del flusso dei neutrini solari, che è stato uno degli apripista a livello mondiale della moderna astronomia con neutrini.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Enrico Bellotti è stato direttore dei laboratori nazionali del Gran Sasso dal 1987 al 1992. In quegli anni sono stati messi in campo alcuni degli esperimenti che hanno aperto una nuova strada, guardare l’universo dalle profondità della terra. Nascosti sotto i 1.400 metri di roccia del Gran Sasso, con una bassa radioattività naturale e schermati dall'ambiente esterno, furono messi in campo alcuni esperimenti che sono stati considerati pietre miliari nello studio delle particelle. Sono di quel periodo, infatti, la messa in opera dell’esperimento Macro e dell’esperimento Gallex, per la misura del flusso dei neutrini solari, che è stato uno degli apripista a livello mondiale della moderna astronomia con neutrini.
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