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2 gennaio

2 Gennaio 2025

Oggi, ma nel 1979, a New York, si apriva il processo contro Sid Vicious, già bassista e voce del gruppo punk rock “Sex Pistols”, per l’assassinio della fidanzata Nancy Spungen, di 20 anni, avvenuto il 12 ottobre 1978, a New York, nel Chelsea hotel dove la coppia risiedeva, con una coltellata letale all’addome. Ma l’iter giudiziario verrà stoppato dal decesso, per overdose, dell’artista londinese -al secolo Simon John Ritchie- che avverrà il 2 febbraio successivo, a 21 anni, accanto alla nuova fiamma Michelle Robinson.

Il caso desterà enorme scalpore, sia mediatico, che di piazza, anche nel Belpaese, che sarà alle prese con le contorsioni sociali giovanili legate alla contestazione studentesca e soprattutto operaia e alla violenza extraparlamentare nera e rossa che connoteranno i cosiddetti anni di piombo. Entrambi (nella foto, particolare, i due nel backstage dell’Electric Ballroom di Camden, a Londra, il 15 agosto 1978, nello scatto di Aubrey Hart per il quotidiano Evening Standard e custodito nell’archivio Getty Images) erano dipendenti da varie sostanze d’abuso, ma soprattutto dall’eroina.

Aveva iniziato a suonare con la band guidata da John Lydon il 3 aprile 1977. Diverrà l'idolatrata icona del punk a livello planetario, anche grazie alla serie di eccessi che avevano caratterizzato la sua breve esistenza terrena e soprattutto a causa della morte prematura e cercata. Dopo il primo ed unico tour a stelle e strisce il sodalizio nato nel negozio della stilista Vivienne Westwood era stato sciolto ed era iniziato il progetto “The Vicious white kids” e poi quello degli “Idols”, entrambi dalla durata effimera.

La ragazza era stata assassinata con il coltello Jaguar k-11 da caccia, con lama da 13 centimetri, che lei aveva regalato a lui. Dopo l’arresto Sid Vicious era stato rimesso in libertà, il 16 ottobre ‘78, su cauzione, di 50mila dollari, pagata dai vertici dell’etichetta discografica Virgin records. Ma poi, per l’aggressione a Todd Smith, fratello della cantautrice Patti, era stato nuovamente ammanettato e spedito a disintossicarsi ed era uscito dal programma il giorno precedente il trapasso, 1 febbraio.

Verosimilmente alla base del passaggio a miglior vita di entrambi i giovani vi sarebbe stato, secondo quanto rivelerà la madre di lui, Anne Beverley, un diabolico accordo per eliminarsi, essendo affetti da manie autolesionistiche piuttosto gravi. Non verrà accordato dalla madre di lei, Deborah Spungen, il permesso per seppellire accanto i due amanti. La trasposizione per il grande schermo della storia tormentata tra i due, "Sid e Nancy", del 1986, del regista Alex Cox, sarà tanto attesa quanto controversa.