«Sostenere occupazione e imprese»
Appello del mondo produttivo al Governo: i pagamenti vanno prorogati.
L’AQUILA. Il mondo produttivo aquilano lancia un appello al Governo Berlusconi. Subito nuove misure a sostegno dell’occupazione e dello sviluppo delle aree colpite dal terremoto del 6 aprile. In cima all’elenco delle richieste la proroga della sospensione, fino al mese dicembre 2010, dei versamenti Irpef, tasse e contributi previdenziali, con le stesse modalità di restituzione seguite per le regioni Umbria e Marche. «Senza interventi sul fronte delle agevolazioni fiscali» sostengono le imprese locali «l’economia aquilana è destinata al declino».
Destinatari del documento, frutto della riunione indetta dalla Camera di commercio dell’Aquila, a cui hanno preso parte le associazioni di categoria e i sindacati, sono il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, il sottosegretario, Gianni Letta, il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, i parlamentari abruzzesi, Regione, Provincia, Comune dell’Aquila e i sindaci dei comuni del cratere. «Ribaditi problemi derivanti dal sisma in un territorio già in difficoltà e amplificate dalla crisi economica internazionale che hanno assunto caratteri di drammaticità», si legge nella nota, «preso atto della mancanza di decisioni che rispondano alle esigenze del territorio e delle dichiarazioni ufficiali, fornite da Bertolaso sull’imminenza di atti formali riguardanti la proroga delle scadenze relative a tasse, tributi e contributi, si richiede l’immediata applicazione di misure a sostegno dell’economia».
Firmatari del documento, oltre alla Camera di commercio, Confindustria, Ance, Apindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Coldiretti, Cia, Cgil, Cisl e Uil, che hanno espresso «apprezzamento a Bertolaso e Letta per l’attenzione rivolta finora ai problemi del territorio». Secondo le associazioni di categoria «occorre adottare ogni strumento normativo idoneo alla proroga, almeno sino al 31 dicembre 2010, delle scadenze di tributi tasse e contributi».
Da qui, un corposo elenco di richieste: la proroga della sospensione, almeno fino al 31 dicembre 2010, dei versamenti Irpef, delle tasse e dei contributi previdenziali, la cui restituzione dovrà essere effettuata con le stesse modalità e quantità utilizzate per le regioni Marche e Umbria, l’applicazione di strumenti a sostegno dello sviluppo e dell’occupazione nelle aree del sisma,la definitiva approvazione della zona franca urbana, con relativa perimetrazione e aumento della dotazione finanziaria, la proroga della cassa integrazione in deroga causa sisma e l’utilizzo della stessa allo scadere del termine di quella ordinaria per il 2010, a favore dei lavoratori dipendenti, oltre alla proroga della disoccupazione ordinaria e speciale, dell’indennità a sostegno del reddito dei lavoratori autonomi, dei professionisti e dei collaboratori che non hanno ripreso l’attività.
Tra le priorità figurano l’approvazione definitiva dei contratti di programma presentati dalle imprese della provincia dell’Aquila, la proroga della sospensione del pagamento dei mutui e l’accelerazione del pagamento a favore delle imprese di costruzione per i lavori eseguiti per il sisma. In relazione a queste necessità c’è un intervento del vice presidente provinciale di Confesercenti Bruno Basile il quale si rammarica per il fatto che L’Aquila non ha rappresentanti di peso in chiave parlamentare per ottenere quanto necessario.
Destinatari del documento, frutto della riunione indetta dalla Camera di commercio dell’Aquila, a cui hanno preso parte le associazioni di categoria e i sindacati, sono il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, il sottosegretario, Gianni Letta, il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, i parlamentari abruzzesi, Regione, Provincia, Comune dell’Aquila e i sindaci dei comuni del cratere. «Ribaditi problemi derivanti dal sisma in un territorio già in difficoltà e amplificate dalla crisi economica internazionale che hanno assunto caratteri di drammaticità», si legge nella nota, «preso atto della mancanza di decisioni che rispondano alle esigenze del territorio e delle dichiarazioni ufficiali, fornite da Bertolaso sull’imminenza di atti formali riguardanti la proroga delle scadenze relative a tasse, tributi e contributi, si richiede l’immediata applicazione di misure a sostegno dell’economia».
Firmatari del documento, oltre alla Camera di commercio, Confindustria, Ance, Apindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Coldiretti, Cia, Cgil, Cisl e Uil, che hanno espresso «apprezzamento a Bertolaso e Letta per l’attenzione rivolta finora ai problemi del territorio». Secondo le associazioni di categoria «occorre adottare ogni strumento normativo idoneo alla proroga, almeno sino al 31 dicembre 2010, delle scadenze di tributi tasse e contributi».
Da qui, un corposo elenco di richieste: la proroga della sospensione, almeno fino al 31 dicembre 2010, dei versamenti Irpef, delle tasse e dei contributi previdenziali, la cui restituzione dovrà essere effettuata con le stesse modalità e quantità utilizzate per le regioni Marche e Umbria, l’applicazione di strumenti a sostegno dello sviluppo e dell’occupazione nelle aree del sisma,la definitiva approvazione della zona franca urbana, con relativa perimetrazione e aumento della dotazione finanziaria, la proroga della cassa integrazione in deroga causa sisma e l’utilizzo della stessa allo scadere del termine di quella ordinaria per il 2010, a favore dei lavoratori dipendenti, oltre alla proroga della disoccupazione ordinaria e speciale, dell’indennità a sostegno del reddito dei lavoratori autonomi, dei professionisti e dei collaboratori che non hanno ripreso l’attività.
Tra le priorità figurano l’approvazione definitiva dei contratti di programma presentati dalle imprese della provincia dell’Aquila, la proroga della sospensione del pagamento dei mutui e l’accelerazione del pagamento a favore delle imprese di costruzione per i lavori eseguiti per il sisma. In relazione a queste necessità c’è un intervento del vice presidente provinciale di Confesercenti Bruno Basile il quale si rammarica per il fatto che L’Aquila non ha rappresentanti di peso in chiave parlamentare per ottenere quanto necessario.