Srour contro Cialente: non sa governare

Il segretario regionale dell'Udeur ha formato una lista a sostegno di De Matteis

L'AQUILA. Il segretario regionale dell'Udeur Mimmo Srour ha presentato ieri la lista a sostegno del candidato sindaco Giorgio De Matteis. Con uno sguardo al suo passato politico, Srour ha criticato il sindaco Massimo Cialente, che aveva appoggiato alle amministrative del 2007. Dure le critiche al primo cittadino uscente: «Incapace di governare», ha detto Srour, ammettendo «l'errore di averlo appoggiato. Cialente non era in grado di amministrare la città prima del sisma, figuriamoci dopo». Adesso Srour percorre una strada nuova al fianco di De Matteis «con tanti giovani e donne».

«Cialente è stato incapace di guidare una città in condizioni normali e con il terremoto ha fatto tanti errori che L'Aquila non poteva permettersi». Mimmo Srour, segretario regionale dell'Udeur, ieri si è tolto un po' di sassolini dalle scarpe facendo una dura analisi dell'operato del sindaco uscente Massimo Cialente e incoraggiando la scelta del voto in favore del leader del Mpa, Giorgio De Matteis. «Quando ero assessore», ha ricordato Srour, «tentai di fare del mio meglio. Avevamo dato, ad esempio, 363mila euro per l'adeguamento sismico della scuola elementare di Arischia, soldi che non sono mai stati spesi. Poi c'è stato il terremoto e la scuola è stata demolita». È solo una delle «tante cose non fatte e che si sarebbero potute concretizzare» elencate ieri dal segretario dell'Udeur. «De Matteis ha, invece, le idee chiare e può fare quello che serve a questa città per rinascere», ha aggiunto. «La nostra lista porterà energia e sprint al candidato di "L'Aquila città aperta". Persone che si sono prestate anche se deluse alla politica, persone perbene e indignate».  Soddisfatto della lista anche De Matteis: «Sono candidati che daranno un contributo appassionato alla ricostruzione dell'Aquila. Questa città è bloccata da un'amministrazione inconsistente. L'Udeur è il primo partito che ha fatto la scelta di aderire al progetto politico "L'Aquila città aperta". Una scelta per la città che Mimmo ha dovuto pagare con attacchi ingenerosi nei suoi confronti», ha aggiunto. «Cialente sta mettendo in piedi una città transitoria che non esiste. Nessuno vuole, ad esempio, l'auditorium di Renzo Piano», ha evidenziato il vicepresidente vicario del consiglio regionale, «eppure si fa». De Matteis è intervenuto anche sulla questione delle «casette provvisorie post-sisma». «Da sindaco io affronterò la situazione caso per caso, ma una cosa è certa: dove non potevano essere realizzate, le casette dovranno andare via». (m.g.)

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