Strade rotte e niente soldi La Provincia: andate piano
L’ente non ha risorse per le riparazioni e impone il limite di 50 chilometri orari Non ci sono fondi in cassa neppure per l’acquisto della nuova segnaletica
L’AQUILA. «Non abbiamo soldi e non possiamo riparare le strade, quindi da oggi scatta il limite di velocità a 50 orari su tutta la rete stradale di proprietà della Provincia dell’Aquila». La lettera è scritta in un linguaggio più burocratico, con tutta una sfilza di riferimenti normativi, codici e codicilli, ma tradotta in parole povere il senso è questo: non ci sono i soldi per la garantire la manutenzione e la sicurezza sulla rete viaria, e quindi su 1800 chilometri di strade provinciali e regionali scattano i limiti di velocità a 50 chilometri orari. Unica consolazione per gli automobilisti è che per avere effetto il limite dovrà essere segnalato da appositi cartelli.
La novità è contenuta nell’ordinanza numero 35 del 6 maggio scorso del settore viabilità, firmata dal dirigente Francesco Fucetola e trasmessa a tutti gli enti interessati col numero di protocollo 24893. Tutto in regola, dunque, almeno dal punto di vista formale. «I funzionari della gestione stradale hanno evidenziato», si legge nell’ordinanza, «una situazione di scadimento delle strade di tutto il reticolo provinciale, per dissesto della sottofondazione e fondazione stradale accompagnate da fessurazioni longitudinali...». E ancora: «Gli interventi di riparazione sono condizionati dalla scarsità di risorse», e, inoltre, «le nevicate, le basse temperature e la salatura hanno contribuito ad aggravare la precaria condizione del manto stradale».
Strade colabrodo, dunque tutti a 50 all’ora. Tutte, o quasi, le strade interessate al nuovo limite di velocità, tanto che si farebbe prima a elencare quelle rimaste fuori dal provvedimento. La lista delle strade con il nuovo limite è infatti lunghissima. Si va dall’Amiternina alla strada 72 di Capestrano e da questo elenco sono escluse solo le provinciali 6, 34 e 71.
Altre strade col limite, la provinciale 80 di Campo Imperatore, la 82 a Scanno, la 84 Nuova Sangrina, la 86 del Vasto, quest’ultima già chiusa in inverno per valanghe. Limiti, inoltre, sulla 87 di Meta, e giù fino alla Napoleonica e alla 101 di Ridotti di Balsorano. Si viaggerà a 50 chilometri orari anche sulla 579 Palentina, sulla 584 di Lucoli, a Forca di Penne e a Monteluco. Nell’ordinanza ci sono passaggi che lasciano qualche dubbio. La quantità di strade su cui cambiare la segnaletica è enorme, 1800 chilometri distribuiti su 108 Comuni e in un raggio di 5034 chilometri quadrati. Così, a pagina 2 dell’ordinanza si precisa che «stante le ristrettezze economiche dell’ente, non è possibile far fronte alla completezza della segnalazione». Come dire che senza disponibilità finanziaria non sarà possibile acquistare la segnaletica in questione. Insomma, riassumendo, gli automobilisti devono sapere che le strade sono rotte, che andrebbero riparate ma che non ci sono i soldi per farlo. E che le casse sono vuote anche per comprare i cartelli per segnalare i nuovi limiti. E allora buon viaggio a tutti.
Raniero Pizzi
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