Sulmona, nuda su facebook a 14 anni Scatta la denuncia per l’amica invidiosa
Nei guai la ragazzina accusata di aver diffuso la foto. Ascoltati in tutto trenta adolescenti. Gli atti trasmessi alla Procura dei minori
SULMONA. Svolta nella vicenda delle foto osé di una 14enne pubblicate su facebook e fatte girare su centinaia di telefonini. I carabinieri di Sulmona su disposizione del procuratore del tribunale dei minori dell’Aquila hanno denunciato una ragazza di 15 anni. La giovane è ritenuta responsabile di aver postato le foto della coetanea su un account aperto sotto falso nome sul social network, senza che la diretta interessata lo sapesse. Dopo essere venuta in possesso della foto, aveva avuto l’idea di caricarla sulla rete in modo che tutti la potessero vedere. E solo per fare un dispetto alla sua amica verso la quale nutriva gelosia in quanto più bella e corteggiata dai ragazzi.
Il tam tam fra gli adolescenti di quasi tutta la Valle Peligna si era diffuso a macchia d’olio e, quando la minore ha compreso la portata della propria azione, ha subito cancellato foto e profilo da facebook. L’indagine, coordinata dal maresciallo Luigi Lucente, si è basata soprattutto sull’acquisizione di sommarie informazioni testimoniali rese da una trentina di minori che avevano in qualche modo visto e divulgato la fotografia. Il lavoro è stato reso ancor più difficile dal momento che tutti i minori coinvolti sono stati ascoltati, come prescrive la normativa, in presenza dei genitori, i quali esercitavano sui propri figli non pochi imbarazzi.
La vittima del reato, sentita per prima al fine cogliere aspetti da riscontrare sulle dichiarazioni che fornivano le persone informate sui fatti, è stata ascoltata in modalità “protetta”, alla presenza di una psicologa e del suo avvocato, donna anche lei. Dalle indagini, tuttora in corso, non sarebbero emerse responsabilità di maggiorenni. Anche se in un primo momento i carabinieri avevano ipotizzato un coinvolgimento nella storia di un 25enne, il quale dopo essere venuto in possesso della foto osé, si sarebbe invaghito della giovane. Accuse che non hanno trovato riscontri da parte degli investigatori che nel corso delle indagini si sono trovati ad affrontare situazioni molto delicate legate a un mondo giovanile spregiudicato e senza inibizioni.
Ora la procura della Repubblica per i minori sta valutando una per una tutte le posizioni dei 30 giovani ascoltati dai carabinieri, molti dei quali avrebbero ammesso di aver fatto girare la foto osé della coetanea tra amici e conoscenti. Anche per loro, tra i quali figurano molte ragazze, c’è la possibilità di una denuncia per divulgazione di materiale pedopornografico.
Claudio Lattanzio
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