ESERCITO IN AZIONE
Sveglia all'alba nella Marsica: scatta l'operazione bomba con 300 sgomberi
Disinnesco e brillamento dell'ordigno da 500 libbre nella cava Le Coste: dalle ore 7 la mobilitazione tra Ortucchio, Gioia e Venere, zona rossa in un raggio di 1.800 metri. Guarda indicazioni e divieti
ORTUCCHIO. Prendono il via domani, domenica 15 dicembre, le operazioni di disinnesco e brillamento della bomba da 500 libbre rinvenuta il 27 novembre nella cava Le Coste di Ortucchio tra gli inerti provenienti dal cantiere della Immovest di via Garibaldi ad Avezzano. Alle 7 scatta lo sgombero dei residenti e delle attività produttive comprese entro un raggio di 1.800 metri.
In via precauzionale in 334, di cui 20 disabili, devono lasciare le abitazioni. Si tratta di 220 residenti delle Case Rosa e del Borgo rurale a Ortucchio, 88 cittadini di San Veneziano a Gioia dei Marsi e 26 abitanti delle Case sparse tra Ortucchio e Venere di Pescina. La zona interdetta è sede di 14 attività produttive, tra aziende e allevamenti, da sgomberare per ragioni di sicurezza: 9 a Ortucchio, 4 a Venere e una a Gioia. Tra le più grandi ci sono lo stabilimento Aureli e un allevamento di 500 capi.
Prima di lasciare gli edifici occorre assicurare imposte, forniture di luce e gas, allontanare veicoli, animali, oggetti infiammabili o pericolosi. Si raccomanda di indossare indumenti comodi e caldi, spostarsi in auto e portare al seguito cibi, medicinali e documenti. Il Comune di Gioia, sede del Coc intercomunale, allestisce un ricovero nella palestra della scuola media e una mensa in quella elementare, Ortucchio apre la palestra comunale e l’aula magna per i pasti caldi, mentre Pescina mette a disposizione palestra e mensa scolastiche. La zona resta interdetta anche a cacciatori e sportivi. L’Ambito territoriale di caccia di Avezzano ha disposto un divieto per l’intera giornata in località Ansa di Arciprete a Ortucchio, nel tratto della Statale 83 Marsicana compreso tra Venere e Casali d’Aschi, nonché nei rispettivi versanti montani e pianeggianti. Restano chiuse al traffico la Statale 83 Marsicana, tra Venere e Gioia e l’incrocio con la Provinciale 17; la Circonfucense tra Ortucchio e Pescina-San Benedetto; la Provinciale 21 tra Lecce nei Marsi e Gioia e tra San Veneziano e la Statale 83.
A vigilare sul rispetto di divieti e ordinanze c'è un grande dispiegamento di forze con Enel, Snam e Cam chiamati a monitorare i cavi dell’alta tensione e le forniture di gas e acqua. Completata l’evacuazione, gli artificieri del 6° Genio di Roma danno il via alle operazioni di rimozione dell’innesco o spoletta nel luogo del ritrovamento. Poi il contenitore metallico di esplosivo viene trasportato in sicurezza ad Arciprete dove viene fatto brillare in una buca profonda 5 metri. Se il disinnesco non dovesse andare a buon fine l’esplosione controllata avviene senza spostare la bomba.
L’esigenza di far brillare l’ordigno in altra sede è del tutto precauzionale e legata al fatto che la cava Le Coste si trova in corrispondenza della faglia sismica del Fucino. L’onda d’urto prodotta dalla deflagrazione può essere paragonata a un terremoto di magnitudo 1.5.
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