Tarsu, scovati 120 evasori in città

Sulmona, l’avvio della raccolta porta a porta ha permesso al Comune di recuperare 18mila euro

SULMONA. Il Comune scova 120 utenze, tra famiglie e operatori commerciali, che non hanno mai pagato la Tarsu. La scoperta è stata fatta con l’avvio del porta a porta e con la conseguente distribuzione dei mastelli per la raccolta differenziata. Da un primo calcolo fatto dai responsabili dell’ufficio preposto di piazza XX Settembre, è uscito fuori che queste “nuove” utenze porteranno nelle casse comunali circa 18mila euro all’anno. Proiettando il dato al resto della città, a quando il porta a porta funzionerà a pieno regime, dal Comune ipotizzano un recupero di almeno 50mila euro. In tutto, per la differenziata, sono stati spesi 350mila euro divisi perfettamente a metà con la Regione che ha dato il suo contributo a fondo perduto, così come previsto dalla legge. Senza contare gli altri benefici economici che arriveranno attraverso la vendita dei rifiuti nelle varie catene di riciclaggio. Ora i cittadini “evasori della Tarsu”, dovranno provvedere a mettersi in regola, aprendo una nuova posizione intestata al titolare dell’abitazione, anche se occupata in affitto. Intanto, procede a gonfie vele la raccolta differenziata. Dopo il flop dei primi giorni, il porta a porta sta pian piano entrando nelle case e nelle teste dei sulmonesi del centro storico.

Dai miseri cinque mastelli ritirati mercoledì 10 ottobre, il giorno di apertura si è arrivati ai 600/700 caricati sui camion giovedì 18. Al momento sono 150 le famiglie, su un totale di 1.700, che ancora non ritirano i mastelli. Sempre secondo i responsabili dell’ufficio, si tratterebbe di appartamenti inagibili, chiusi o disabitati.

Claudio Lattanzio

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