Tasse da restituire, vertice con i parlamentari europei
Sono 105 le imprese del cratere chiamate a versare circa 100 milioni di euro Lunedì a palazzo Silone il confronto con la delegazione guidata da Sassoli
L’AQUILA. Summit con i parlamentari europei per affrontare la spinosa vicenda della restituzione delle tasse non versate nel post-sisma da 105 aziende del cratere. Lunedì all’Aquila arriverà una delegazione di parlamentari europei – ha già assicurato la sua presenza il vicepresidente del Parlamento europeo David Sassoli – per partecipare, alle 10,30, alla riunione convocata dal vicepresidente della giunta regionale Giovanni Lolli a Palazzo Silone. Si affronterà il problema della procedura aperta dalla Commissione europea sulla restituzione delle agevolazioni fiscali e contributive concesse alle imprese a seguito del terremoto del 2009. La procedura di infrazione, che l’Europa giustifica in virtù del principio della concorrenza sleale, coinvolge 105 imprese, che hanno ricevuto agevolazioni fiscali al di sopra del tetto del de minimis (200mila euro). Se non riescono a dimostrare di aver subìto dei danni, dovrebbero restituire, in tutto, circa 100 milioni di euro. «Stiamo utilizzando i due mesi a nostra disposizione», spiega il vicepresidente della Regione Lolli, «per affrontare questa problematica a 360°. Si sta lavorando attraverso tavoli tecnici ministeriali, con il coinvolgimento del governo e anche in sinergia con le associazioni di categoria interessate. Adesso apriamo il fronte europeo: il tavolo di lunedì, al quale sono stati invitati alcuni parlamentari europei, servirà per valutare insieme la situazione, soprattutto dal punto di vista interpretativo del documento europeo, e poi tirare le somme. Se», sottolinea Lolli, «dai vari confronti, emergerà la possibilità, per il governo italiano, di muoversi all’interno della disposizione dettata dall’Europa, allora sarà questa la strada da intraprendere. Se invece ci accorgiamo che prevale un’interpretazione rigida, alzeremo il tono della protesta. Insomma, si combatte su tutta la linea, perché questa è una battaglia sacrosanta che vogliamo vincere». (r.s.)
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