Troppi incidenti sulla superstrada Cicchinelli: servono più autovelox

21 Novembre 2024

Il sindaco di Civita d’Antino difende la scelta fatta dal suo Comune e servita per ridurre i pericoli: «Invito i colleghi dei territori attraversati da questa pericolosa arteria a chiedere altri dispositivi»

CIVITA D’ANTINO. L’allarme sicurezza dopo i recenti episodi di cronaca sulla superstrada del Liri ha riacceso il focus sulle possibili iniziative di prevenzione rispetto agli incidenti stradali, le cui cause sono soprattutto da ricercare nel comportamento degli automobilisti. L’arteria ad elevato scorrimento e a senso di marcia alternato è strutturalmente una strada a rischio. Ciò in ragione dell’altissima mole di traffico – si calcolano mediamente 17.000 mezzi in transito ogni giorno, tra auto, moto e mezzi pesanti – e, conseguentemente, dell’alta velocità e dei continui sorpassi azzardati. Esistono tratti di rischio potenziale, sui quali si registra un numero maggiore di incidenti e sui quali, a detta degli stessi sindaci del territorio, potrebbero essere previsti strumenti di controllo. Su tutti gli autovelox, che poco trovano d’accordo gli utenti della strada, ma che producono effetti positivi in termini di prevenzione. Come ci conferma Sara Cicchinelli, sindaco di Civita d’Antino, l’unico Comune che ha in dote un presidio stabile di rilievo della velocità stradale, seppur attivo solamente due giorni a settimana, e pur sempre alla presenza degli agenti di polizia locale.
«Rimedio messo in campo dall’ex sindaco Paolo Fantauzzi, che mi ha sempre trovato d’accordo. Ricordo che al mio insediamento, tre mandati fa, la conta degli incassi derivanti dalle multe era imponente. Questo non era altro che il riflesso del comportamento contrario al codice della strada degli automobilisti che transitavano lungo il rettilineo che ricade sul tratto di nostra competenza. Oggi, a distanza di quasi quindi anni, le sanzioni si sono ridotte del 50 per cento», sostiene Cicchinelli. «È il sintomo di una maggiore consapevolezza dell’utenza della strada, che sa dove è necessario rallentare».
Ovviamente il dato si traduce in un calo drastico di incidenti sul tratto in cui viene installato l’autovelox, che coincide, tra l’altro, con l’accesso a una delle quattro aree di sosta (con rifornimento carburante e tavola calda) che insistono sulla superstrada Avezzano-Sora. «Altro elemento interessante è quello delle inversioni ad U, pratica frequente, causa in passato di tragedie. Ebbene, abbiamo registrato una considerevole diminuzione anche di questa particolare trasgressione al codice della strada». Il sindaco Cicchinelli, visto l’effetto prodotto dai dispositivi di controllo, ha recentemente fatto richiesta alla prefettura di presidi fissi.
«Eppure dall’osservatorio provinciale non è mai arrivato il via libera», spiega. «Non esistono autovelox fissi sul territorio provinciale. La mia volontà era riferita ai benefici che ne derivano in materia di sicurezza stradale. Poco mi interessa di fare cassa con le sanzioni rivolte agli automobilisti. Parliamo di un’arteria pericolosissima, che va regolata con ogni mezzo a disposizione. Mi auguro che i miei colleghi valutino la possibilità di intervenire con ulteriori installazioni» conclude la prima cittadina di Civita d’Antino.
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