Uffici Pt chiusi, protesta la Cgil

Alto Aterno, lettera del sindacato pensionati: rafforzare la presenza sul territorio

MONTEREALE. La Lega Alto Aterno dello Spi-Cgil interviene in relazione alla chiusura degli uffici postali. Il segretario Ezio Beccia ha scritto una lettera ai vertici di Poste italiane e agli amministratori per chiedere un intervento «in merito alla difficile situazione che si sta determinando nel nostro territorio a seguito della generalizzata riduzione dei tempi di apertura di molti uffici postali. Abbiamo assistito a un taglio dei giorni aperti al pubblico ( molto spesso un dimezzamento) degli uffici di Ocre, Capitignano, Fossa, San Nicola di Tornimparte, Cagnano Amiterno, Cesaproba di Montereale, Marana di Montereale e Barete. Provvedimenti analoghi (o di chiusura definitiva) avevano interessato, negli scorsi anni, Campotosto, Vigliano di Scoppito, Ville di Fano di Montereale, Rocca Santo Stefano di Tornimparte, San Giovanni di Cagnano, Marruci di Pizzoli, Villa Sant’Angelo e Lucoli».

Lo Spi Cgil conferma «preoccupazioni e proteste diffuse della popolazione per i contraccolpi negativi non soltanto per l’assenza del servizio nei giorni di chiusura ma anche per gli inevitabili intasamenti nelle giornate di apertura restanti. La nuova situazione viene pagata dagli utenti (pensionati, lavoratori, commercianti, artigiani, contadini) in termini di costose perdite di tempo, e spostamenti onerosi in altri uffici in caso di necessità, in un territorio scarsamente servito dai mezzi di trasporto. Non sono da sottovalutare le difficoltà supplementari per i numerosissimi anziani spesso alle prese con disabilità di varia natura e con una lunga e difficoltosa fase di risistemazione successiva al sisma». Lo Spi-Cgil chiede che venga riesaminato l’assetto degli uffici sul territorio attraverso un rafforzamento e miglioramento anche tecnologico della rete.

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