Ultrà rossoblù assolti dopo 5 anni
In nove erano accusati di aver picchiato un agente dopo il derby con il Castello
L’AQUILA. Nove tifosi dell’Aquila calcio sono stati assolti in tribunale a Sulmona in seguito a «tafferugli» che ci furono il 30 novembre del 2008 dopo la partita tra il Castel di Sangro e L’Aquila valida per il campionato di Eccellenza.
Un procedimento penale che forse non doveva nemmeno arrivare così tanto avanti, visto che ieri, nel dibattimento, è stata la stessa Procura a chiedere l’assoluzione.
Questi, comunque i nomi dei tifosi scagionati: Paolo Guglielmi, Danilo Di Virgilio, Davide Mastropietro, Andrea Ursitti, Fabrizio Paolucci, Alberto Pelliccione, Giorgio Cirella, Matteo Tichetti, Alessandro De Berardinis, tutti giovani in quanto nati tra il 1980 e il decennio successivo.
In primo luogo i giovani tifosi avrebbero opposto resistenza nei confronti di un agente di pubblica sicurezza. Nei pressi dello stadio di Castel di Sangro essi lo avrebbero aggredito utilizzando aste delle bandiere rossoblù mentre l’agente si stava adoperando per respingerli fuori dal perimetro dello stadio al fine di evitare contatti con l’opposta tifoseria. Erano anche accusati di avere malmenato l’agente provocandogli una ferita alla mano guaribile in venti giorni. Tra le accuse quella di aver portato in luogo pubblico le aste delle bandiere e un tirapugni. E le stesse aste sarebbero state poi lanciate contro le forze dell’ordine. Tutte accuse, dunque, che sono cadute in dibattimento anche perché molto generiche. Nel senso che, per esempio, in occasione del lancio delle aste nessuno è stato identificato. Del resto le aste non sono delle armi. Così come non è stato possibile identificare chi fosse il possessore del tirapugni. Accanto a questo procedimento ne esiste uno collaterale riguardante contestazioni simili mosse a minorenni che allo stesso modo non è approdato a nulla.
Nel corso del procedimento davanti al tribunale di Sulmona gli imputati sono stati assistiti dagli avvocati aquilani Fabio Alessandroni e Massimo Costantini.
INTERROGATORIO. Nella mattinata di ieri si è svolto l’interrogatorio di garanzia di F.E., il 54enne aquilano accusato di maltrattamenti in famiglia e per questo l’uomo è stato ascoltato dal giudice in occasione dell’interrogatorio di garanzia visto che gli è stato vietato di avvicinarsi all’ex moglie. L’uomo, che ha screzi con la moglie da anni, rigetta le accuse.
(g.g.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA