Un comitato separatista: Sulmona passi con Pescara
Oltre 70 persone si sono riunite per chiedere di cambiare Provincia L’avvocato Colaiacovo: «Basta con le spoliazioni di uffici e servizi sanitari»
SULMONA. Non è un caso che il primo a scoprire inaspettate affinità tra Sulmona e Pescara sia stato proprio il poeta Gabriele D'Annnunzio. Nel 1924, definì le due città appartenenti alla "medesima terra irrigua". Ma non è per un capriccio letterario che, ieri, in città si è costituito il comitato per sostenere il passaggio di Sulmona alla Provincia di Pescara. Niente provocazioni o castelli in aria, ma soltanto lo studio pragmatico di un disegno di legge da presentare in Parlamento. Un iter non facile, nè breve. Si dovrà partire con un'iniziativa del Comune, ovvero con l'approvazione della proposta da parte del consiglio comunale; seguirà il parere consultivo, ma non vincolante, della Regione e, infine, si dovrà raggiungere l'emanazione di un provvedimento da parte del Parlamento. A promuovere l'iniziativa l'avvocato Vincenzo Colaiacovo che ieri ha incassato un primo successo. Alla riunione, che si è svolta nel ristorante-hotel Ovidius, hanno partecipato oltre 70 persone e quasi tutte hanno aderito alla costituzione del comitato. Tra gli obiettivi, trasformare il capoluogo peligno in una delle città d'arte del Pescarese, evitare le continue spoliazioni di uffici e servizi sanitari e, infine, proiettarsi e inserirsi nell'economia della costa. «Riteniamo», è intervenuto l'avvocato Colaiacovo, «che Sulmona debba iniziare questo iter a prescindere dalla disponibilità di altri Comuni del comprensorio a condividere questo progetto. La strada non è breve, ma pensiamo che sia un'iniziativa utile per sottrarre Sulmona e l'intero Centro Abruzzo dalle continue spoliazioni. Il comitato sarà composto da sulmonesi animati dalla voglia di guardare con speranza il futuro, nonostante tutto». È stato sottolineato come sia più facile raggiungere Pescara da Sulmona e come sia importante per il capoluogo peligno, in un momento di annunciata ripresa economica, guardare verso la costa piuttosto che restare il fanalino di coda dell'entroterra. Colaiacovo, inoltre, ha sollecitato la Regione a occuparsi dell'Alto Sangro, un territorio, da tempo inascoltato, e che mira a passare con la Provincia di Isernia. Con il susseguirsi di interventi, proposte e confronti, in sala l'entusiasmo è salito e il progetto ha cominciato a prendere forma. Il comitato sarà costituito da un massimo di 50 persone, anche se ci sono già richieste per eliminare questa clausola nello statuto. Il direttivo sarà composto da cinque componenti, mentre sarà il presidente a intraprendere iniziative volte al coinvolgimento di istituzioni, cittadini e associazioni di categoria nel progetto.
Chiara Buccini
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