Avezzano

Dominicano importuna i passanti e lancia oggetti contro le auto in sosta: espulso dalla città, verrà rimpatriato

25 Marzo 2025

Il fatto è accaduto ad Avezzano: una ragazza che passava con la macchina ha visto l’individuo, di origine dominicana, avvicinarsi con un bastone di legno in mano. Ed è proprio con una bastonata che l’uomo ha distrutto il vetro posteriore della macchina 

AVEZZANO. È stato accompagnato al centro per il rimpatrio di Bari il dominicano che da mesi terrorizza la città, diventato incubo di residenti e commercianti. Lo stesso che nel 2020 aveva aggredito e gravemente ferito un carabiniere intervenuto per sedare una lite in strada. Per Gustavo Ferneli Morrobel Rodriguez, 44 anni, nato nella Repubblica Dominicana, si profila il rimpatrio. Anche in tempi brevi. Finora aveva dribblato il provvedimento ricorrendo a una serie di cavilli burocratici. Stavolta gli è andata molto male.

Ieri è stato fermato dagli agenti del commissariato di polizia di Avezzano mentre, in preda alla solita agitazione, si è messo a lanciare oggetti contro alcune auto in sosta, colpendone una e danneggiandola. Episodio avvenuto in centro. 

Pronto l’intervento della Squadra volante che ha bloccato il 44enne e l’ha portato negli uffici di via Allende. Dopo alcune ore di attesa, è arrivato il via libera per l’accompagnamento al centro per il rimpatrio in Puglia, in attesa di trovare un volo che lo riporti in Sudamerica. 

Nell’autunno del 2024 era tornato in libertà dopo aver scontato una condanna a tre anni e quattro mesi per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali ai danni dell’appuntato Vito La Mendola, carabiniere di Avezzano sfigurato al volto durante il fermo dell’uomo, nel 2020, nei pressi della Caritas in via Bagnoli.

Vicenda, quella, che catturò l’attenzione mediatica di tutta la nazione per la crudezza dello scatto del volto insanguinato del carabiniere. Per settimane, fatta eccezione per un breve periodo di ricovero all’ospedale di Teramo, il dominicano ha continuato ad aggirasi in centro molestando passanti e commercianti, nella zona della stazione ferroviaria, in Corso della Libertà o nell’area nelle immediate adiacenze della Caritas. Spesso armato di coltello. 

Mesi fa uno degli ultimi episodi più gravi: aveva spaventato a morte due donne in un negozio del centro. Finora non era stato possibile procedere all’allontanamento dalla città per una serie di anomalie di legge. Fino a ieri. Grazie a un encomiabile lavoro degli agenti del commissariato di polizia. ©RIPRODUZIONE RISERVATA